BrExit e i Mercati Internazionali, per il Regno Unito “non sarà come il mondo di Mad Max”, queste sono state le parole del segretario di Stato britannico David Davis rivolgendosi ai cittadini britannici

BrExit

La vita fatta di povertà e miseria a seguito del BrExit No Deal, auspicata dai tanti sostenitori di un’ Europa molto frammentata, dove ogni Stato non si sente coeso con gli altri è solo un film di fantascienza che non rispecchierà assolutamente la realtà in quanto l’economia e soprattutto la finanza del Regno Unito è molto solida e l’accentramento finanziario nella City essendosi rivolto da sempre ai mercati per le primarie contrattazioni internazionali a prescindere dall’adesione all’Europa, continuerà ad essere il fulcro economico britannico.

L’allineamento del mondo degli affari, con la separazione dall’ Unione Europea, non comporterà cambiamenti in Gran Bretagna in quanto le nuove norme saranno allineate con quelle Europee e le imprese non subiranno flessioni di mercato e non risentiranno dell’import-export nazionale a seguito del BrExit.

Le imprese britanniche, da sempre rispettate e viste come un’entità economico-finanziaria superiore alle altre imprese europee, fiore all’occhiello ed orgoglio per il Regno Unito, anche dopo il BrExit, continueranno a lavorare e ad affermarsi a livello mondiale continuando a dare lustro alla Corona Britannica con la loro serietà, tenacia e classe che da sempre le contraddistingue.

L’uscita della Gran Bretagna dal Mercato Unico non condurrà al collasso economico ed ogni previsione in tal senso ha solo l’interesse di flettere e mettere in fibrillazione i mercati per avviare l’inizio di speculazioni che cadranno senza ombra di dubbio nel vuoto, con perdite pesanti per chi le tenterà.

La fortuna della Gran Bretagna è stata nel non aderire alla moneta unica (l’ EURO) e rimanere con la sterlina, forte di una banca centrale nazionalizzata (Banca d’Inghilterra) e sganciata dalla Banca Centrale Europea, dove pur avendo una moneta altalenante ma indiscussa, non è stata mai messa in pericolo come è invece accaduto ad altri Paesi dell’area EURO.

Rimane il fatto che fino all’ultimo momento, il Regno Unito possa fare un passo indietro rinunciando al BrExit e rimanere nell’Unione Europea dando molto da riflettere al Primo Ministro perché il divario tra il rimanere e l’uscire dai Paesi dell’Unione, a seguito del democratico referendum, è stato sottile.

La proposta allettante dell’alleato atlantico americano che ha spronato per la fermezza verso il BrExit, non ha completamente convinto l’opinione pubblica britannica per quanto anche un ritorno sui propri passi potrebbe lasciare il senso di amarezza per i ricatti subiti durante le contrattazioni con l’Unione Europea.

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