Smart working lavoro agile

Smart working e le nuove sfide globali costringono le aziende a trasformarsi modificando la propria struttura, i propri processi, ismart working - lavoro agile propri team e i propri spazi per realizzare un sistema di lavoro più agile e flessibile, capace di rispondere alle tendenze attuali, sfruttando le opportunità che la tecnologia offre e valorizzando la creatività e il benessere del team, facendo emergere un nuovo modo di lavorare.

Sono anni che lo smart working oltre oceano viene utilizzato, dove nel vecchio continente sembra adesso una novità avveniristica che possa portare giovamento alle produzioni ed alle aziende in momenti in cui non è possibile utilizzare gli uffici anche per evitare sovraffollamento ed abbassarne i costi di gestione.

Alcuni tecnici informatici della SHADOIT CONSULTANCY GROUP LTD di Malta, già quindici anni fa, quando non era in progetto la fondazione della holding, iniziarono a suggerire l’utilizzo di piattaforme informatiche remote che dessero la possibilità al personale amministrativo di poter utilizzare il lavoro agile o smart working.

Purtroppo il modo di pensare dei manager ed amministratori delle varie aziende europee, miopi davanti al fatto di non poter controllare il personale remoto poneva un’ostacolo insormontabile a questa tecnologia già forte di tutte quelle caratteristiche che ne avrebbero in seguito determinato una scelta obbligata.

Lo smart working consente ad un imprenditore piccolo, medio e grande, di abbassare i costi del lavoro non intaccando ciò che è il costo vero e proprio del personale in quanto il valore di una busta paga rimane invariato, ma abbassa i costi di gestione della manutenzione degli uffici, del costo delle apparecchiature (personal computer) e del personale tecnico che deve periodicamente intervenire, dell’affitto dei locali, dove l’azienda può essere ridimensionata notevolmente dando anche il vantaggio consentito dall’archiviazione elettronica e centralizzazione dei dati grazie a servizi come l’ Owncloud dati centralizzati.

Con l’incremento ingegneristico e le nuove scoperte tecnologiche che al giorno d’oggi hanno determinato il potenziamento di quelli che un tempo venivano definiti server hardware, si sono evolute anche le tecnologie di virtualizzazione che hanno dato la possibilità a molte imprese di poter consentire al proprio personale di operare in maniera centralizzata lavorando direttamente su computer in remoto con macchine locali di vetusta ma perfetta funzionalità, sfruttando la potenza del server remoto e tutti gli applicativi installati su quest’ultimo, non dovendosi più curare della manutenzione del PC locale che può essere benissimo sostituito in un attimo in caso di guasto senza la preoccupazione di un’eventuale perdita dati.

Lo smart working oggi sembra essere il presente di un passato avveniristico che consentirà alle imprese notevoli risparmi sulle infrastrutture consentendogli di intervenire sulle finanze aziendali in maniera favorevole aumentando la produzione ed incrementando i profitti con il minimo dispendio di risorse.

Emergono così nuove metodologie che aumentano la flessibilità nell’interesse della creatività e del benessere cercando di creare valore e innovazione dalla collaborazione intelligente tra persone e tecnologie.

La virtualizzazione è una tecnologia che permette, in poche parole, di separare l’ambiente software dall’hardware (comunemente il PC) usato dai dipendenti in azienda.

Il desktop viene virtualizzato all’interno di un server o di un cluster di server e gli utenti possono accedervi tramite una connessione di rete e usando le credenziali già in loro possesso.

Per di più, l’azienda può scegliere quale sistema operativo virtualizzare, a prescindere dal dispositivo usato dallo staff, permettendo di conseguenza di avere un’esperienza migliore poiché l’hardware usato dal dipendente non è più un vincolo.

Esistono varie tipologie di desktop virtualizzato che offrono, per esempio, un singolo desktop oppure molteplici desktop virtualizzati, macchine virtuali locali oppure hosted virtual desktop.

Ogni impresa può adottare la tipologia di virtualizzazione desktop più adatta a raggiungere gli obiettivi prefissati secondo il budget previsto e in base al numero di dipendenti che vengono coinvolti.

In un mondo sempre più alla ricerca del green e del benessere collettivo, lo smart working con la collaborazione del personale, aiuterà gli imprenditori a ridurre i costi operativi e a ridurre l’impatto sull’ambiente con un cambiamento nella cultura del lavoro, cercando di fornire il quadro necessario per generare processi intelligenti e agili che favoriscano l’efficacia dell’organizzazione e la sua capacità di adattarsi al cambiamento.

Lo smart working si concentra su quattro concetti che assumono una nuova dimensione: spazio, tempo, tecnologia e persone.

Il lavoro non è più limitato ai limiti fisici dell’azienda, a tavoli e sedie ed attività diverse possono richiedere spazi diversi e colleghi diversi, anche in località remote dove l’importante è il compito, non il luogo in cui viene svolto.

L’ufficio in smart working diventa quindi uno spazio collaborativo, dove si condividono le esperienze.

Riorganizzare e automatizzare i processi di lavoro consente di concentrarsi sul progetto, sugli obiettivi e su ciascuna delle attività svolte, indipendentemente da dove e quando vengono affrontate.

Le attività individuali diventano più flessibili e il tempo dedicato al lavoro di squadra può essere dedicato alla creatività e all’innovazione.

La riorganizzazione del lavoro in smart working viene spesso agevolata dai bassi costi di gestione delle linee telefoniche che, un’imprenditore, può decidere di pagare al collaboratore fornendolo anche di una scheda telefonica aziendale per il cellulare consentendo a quest’ultimo telefonate illimitate e partecipazione a gruppi di lavoro grazie a tecnologie come Whatsapp o Telegram, consentendo quindi un continuo flusso di interscambio di informazioni tra la direzione ed il personale amministrativo.

La paura infondata di molti è il mancato controllo sul personale a causa dello smart working, ma quando si hanno obiettivi da raggiungere ed il personale è collegato telefonicamente non è possibile che si abbiano diminuzioni sull’operatività e qualità del lavoro svolto dal collaboratore, anzi, tutto il contrario, in quanto si otterrà sicuramente un’incremento nella produzione e lavorazione dei documenti ed un maggior affiatamento del personale che interagirà maggiormente con il personale dirigente.

Il famoso badge aziendale di cui è solitamente fornito il personale di un’azienda, andrà in soffitta e verrà soppiantato dai log di collegamento del server che contribuiranno alla visualizzazione precisa dell’inizio attività lavorative e termine attività lavorative giornaliere nel rispetto dei contratti di lavoro evitando così anche lo stress che il personale deve subire spostandosi in mezzo al traffico per raggiungere l’azienda ed i costi che a cui il lavoratore è sottoposto mensilmente portando un vantaggio economico per tutte le parti.

Un’azienda potrebbe ridursi al solo personale dirigenziale, una segretaria che comunque potrebbe essere necessaria, trasformando così l’impresa in un ufficio di rappresentanza molto più efficiente ed agile proprio grazie allo smart working che è una metodologia di lavoro molto utilizzata negli Stati Uniti di America da moltissimi decenni.

La tecnologia ha rivoluzionato gli spazi di lavoro, creando modi più efficienti per collaborare; ottimizzare i processi e snellire i progetti. La tecnologia è ciò che consente flessibilità in termini di spazi e tempi di lavoro, ma per essere efficace deve essere sempre allineata alla struttura e al funzionamento dell’azienda.

Le nuove metodologie di lavoro mettono le persone al centro di esse con lo smart working, consentendo di riporre la fiducia e la responsabilità per i compiti nel team.

Il dove e il quando dei compiti diventa meno importante a favore della creatività e dei risultati, potendo decidere le formule di lavoro più adatte a ogni individuo favorendo inoltre la libertà e il benessere dei dipendenti, migliorandone l’impegno, la soddisfazione, la responsabilità e la fidelizzazione che è un fattore crucialmente importante per un datore di lavoro.

Lo smart working si basa sulla fiducia e sulla responsabilità di ogni membro del team traducendosi in un viaggio di trasformazione culturale che implica dare priorità a progetti e risultati, fornendo autonomia, libertà e flessibilità, consentendo a tutti di lavorare quando, dove e come vogliono, concentrandosi sul cliente e sull’utente e lavorando trasversalmente ma con maggiore velocità e precisione.

Il lavoro basato sull’attività è un’evoluzione dello smart working, ma si concentra sull’attività svolta migliorando la collaborazione in team e incoraggiando i dipendenti a scoprire e implementare il modo migliore per lavorare attraverso la progettazione dello spazio, riuscendo a garantire il lavoro di squadra e non più l’individualismo che da sempre è un problema di tutte le realtà lavorative aziendali.

Questo concetto incorpora la conoscenza del comportamento delle persone, poiché raccoglie i dati attraverso sistemi intelligenti computerizzati, dove queste informazioni consentono di rilevare modelli comportamentali e di adattare il lavoro dell’azienda alle mutevoli esigenze dei clienti e dei dipendenti.

I migliori luoghi di lavoro si concentrano sulle esperienze che generano all’interno dello spazio offrendo ai dipendenti scelte su dove lavorare, come lavorare, nonché mobilità e flessibilità.

Le generazioni più giovani preferiscono l’esperienza dello smart working alla proprietà, cercando di connettersi tra loro, creare comunità e condividere esperienze e le aziende dando la priorità al benessere dei propri lavoratori possono solo trarne un vantaggio qualitativo.

In questo senso, lo spazio di lavoro ha molto da contribuire alla trasformazione delle aziende e la concezione e distribuzione degli spazi stessi, così come la scelta degli arredi devono rispondere a questa esigenza di flessibilità e alle specifiche esigenze di ogni azienda e di ogni team.

La versatilità degli arredi consente di creare spazi di concentrazione, socializzazione, comunicazione o dispersione consistendo in varie soluzioni di arredo che consentono la creazione di spazi smart working dando ai dipendenti la possibilità di cambiare postazione di lavoro a seconda delle loro esigenze quotidiane (personal computer fissi, notebook etc).

Gli spazi flessibili in smart working portano a modelli di business flessibili e processi agili e consentendo l’incorporazione di persone molto diverse, garantendo il loro comfort e benessere riuscendo a promuovere la comunicazione e l’innovazione e, in questo senso, l’arredamento diventa un alleato di produttività e talento.

La virtualizzazione ha aperto un mondo nuovo che gli imprenditori devono saper cogliere per rinnovare le proprie attività aziendali ed il proprio business, questa è la chiave per il successo futuro di un’impresa che, se utilizzato per tempo, saprà e potrà portare beneficio a chi ne saprà intravedere gli obiettivi.

Smart working - Blog I.T. - IT Blog

ITALIA AMATA PATRIA

Siamo rimasti silenti osservatori durante un periodo dettato dalle regole della pandemia, molti hanno speculato e cavalcato l’onda politica per cercare di affermare le loro presunte legittimità non tenendo conto che il mondo intero, per quanto in affanno per salvare i propri connazionali, teneva comunque un occhio vigile puntato su ciò che avveniva in Italia.

In Italia, per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, si sono visti presidenti di regione in affanno nel tentativo di salvare i propri cittadini, sindaci che a prescindere dal colore della casacca politica indossata cercare di porre un argine a scelte a volte sbagliate di un governo che non sapeva quali scelte fare e che diceva tutto il contrario di tutto ma non per proprio comodo, ma perché il coronavirus o meglio denominato COVID 19 è ancora un qualcosa di sconosciuto, che ogni giorno determina una variazione lasciando per il momento grandi virologi nella più assoluta impotenza.

Abbiamo visto medici ed infermieri combattere senza presidi sanitari idonei, a mani nude, per salvare tante persone e struggersi di dolore ogni volta che si rendevano conto che il paziente non ce l’avrebbe fatta.

In Italia abbiamo sentito acclamare il personale sanitario da una popolazione impaurita per poi renderci conto che un Governo dalle strane fattezze in quanto non uscito dalle urne, non premiare coloro che hanno dato la vita per salvarne altre dove un gesto fattibile di riconoscenza sarebbe sicuramente stato ben gradito.

Abbiamo assistito dapprima ad un ordinato lock-down con italiani che eseguivano scrupolosamente, presi dalla paura e dalle vittime innumerevoli che giornalmente riempivano pagine di giornali e mass media, chiudersi nelle loro abitazioni ed indossare mascherine spesso di fortuna in quanto non presenti sul territorio o presenti a prezzi da capogiro.

Italiani aiutarsi l’un l’altro nel tentativo di portare speranza ed aiuto ad altri che erano piombati nella disperazione perché avevano perso tutto con la perdita del lavoro, ma abbiamo visto anche un governo fare solo annunci con parole piene di miliardi che potevano essere scritte solo in un libro dei sogni.

Gli italiani hanno tremato e pianto per i loro amici, i loro parenti, i loro vicini e per le loro stesse vite.

In Italia, abbiamo visto migliaia di bare sfilare portate agli inceneritori cimiteriali con camion militari e migliaia e migliaia di italiani piangere in privato inermi per la disperazione e non poter nemmeno poter dare l’ultimo saluto al loro compianto, abbiamo visto padri e figli morire soli, senza nemmeno poter stringere per l’ultima volta la mano di qualcuno se non…..quella di un medico o di un infermiere che sotto le loro mascherine e visiere protettive piangevano vedendo degli esseri umani lasciare questo mondo nella più completa solitudine.

Ad oggi, questa lezione sembra essere passata nel dimenticatoio con troppa facilità, vediamo politici azzannarsi e ricominciare nuovamente ad accusarsi l’un l’altro non pensando che tanti italiani sono mortificati, messi alla fame, disperati per una visione del futuro inesistente o ridotta al lumicino e non comprendono che non è questo che gli italiani vogliono, non comprendono che nessuno vuole più annunci, libri dei sogni, nessuno vuole più chiacchiere ma si pretendono fatti concreti che possano dare una speranza per il futuro, gli italiani vogliono vedere i politici sedersi tutti insieme e trovare soluzioni utili per questo Paese e lottare tutti insieme per aiutare i loro connazionali.

In Italia, molte persone, anche se non colpite direttamente da questo maledetto virus, hanno versato lacrime anche durante le notti in cui lavoravano per aiutare e NON speculare, come il Commissario Straordinario italiano ha avuto il coraggio di dire in televisione, preso forse da troppa stanchezza, perché non si è reso forse conto che chi speculava erano i produttori, i broker, le import/export cinesi che affondavano i loro avidi denti negli imprenditori italiani che cercavano disperatamente presidi medici, i corrieri che con i loro voli aerei avevano decuplicato i prezzi arrivando a far costare una spedizione il 50% del valore della merce pagata o…..non vogliamo pensare che non si abbia avuto il coraggio di dire che chi ci aveva portato a tanta disperazione ora voleva passare per il salvatore del mondo: “la Cina”.

Ci si è domandati molto spesso chi fosse il colpevole, in Italia si sono aperte cause dopo la fine del lock-down ma…..non abbiamo ancora sentito nessuna persona di buon senso dire: “Il colpevole lo conosciamo tutti…..è il COVID 19….uscito da un mercato cinese o da un’esperimento cinese”, quindi il colpevole esiste.

Il mondo è stato messo in ginocchio economicamente e finanziariamente, gli USA ed altre grandi nazioni sono state piegate ma l’unica nazione che per quanto colpita ella stessa non ha risentito del flagello finanziario: “la CINA”.

Ci domandiamo se c’e’ qualcuno che ha il coraggio di dire queste parole ed utilizzare un po’ di buon senso, non per scatenare l’ira di nessuno, ma per chiedere come umanità intera a chi ha creato questa pandemia di cominciare a pensare a come fermarla perché non è giusto che tanta povera gente continui a pagare per colpe non sue.

Gli italiani hanno visto morire dapprima una generazione di nonni, coloro che avevano lottato per l’Italia in nome di un’idea di libertà, di nazione, sacrificando loro stessi per una vita per dare un futuro ai figli ed ai nipoti, in seguito hanno visto i figli ed i nipoti di questa nazione colpiti loro stessi, morire nel peggior modo si possa augurare ad un essere umano.

Non si è ancora compreso che apparteniamo tutti ad un unica razza: “razza umana” e che con il nostro modo di fare ci stiamo avvicinando ad un punto di non ritorno, una strada già percorsa milioni di anni fa da altre razze come i dinosauri che lentamente si estinsero.

La speranza è riposta negli scienziati perché trovino presto una cura, trovino un vaccino che possa dare una speranza all’intera umanità, la speranza è messa nelle mani di altri esseri umani che stanno lottando per il bene dell’intera umanità, per dare ancora un futuro a coloro che sono rimasti ed ai nostri figli.

Abbiamo visto un’Europa piegare il Governo italiano ai suoi voleri, cercare di sottometterlo in un momento di maggior bisogno, mentre i nostri cari ci lasciavano e passavano a miglior vita e coloro che ci governano, tentare ogni strada diplomatica per non consentire la completa cessione di uno Stato ridotto alla disperazione nel tentativo di salvare quante più vite possibili.

Hanno tentato ogni arma finanziaria per piegare l’Italia finché non è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Mattarella, ultimo baluardo di libertà e protezione e salvaguardia della Costituzione Italiana, ultima ed unica persona a cui gli italiani tutti volgevano il loro sguardo nella speranza di una sua parola, di una sua presa di posizione secca e decisa.

L’Italia è una grande nazione, uno dei Paesi più belli del mondo che non ha niente da invidiare ad altri Stati se non…..un’unica cosa……un Governo che l’amministri saggiamente e sappia riportare armonia tra la sua gente, che sappia vedere lontano, che non giudichi coloro che soffrono e che sono suoi cittadini e sappia come aiutarli, che porti l’Italia ad essere nuovamente una vera NAZIONE UNICA ED INDIVISIBILE, dove non esistano più differenze tra nord e sud, dove ci si possa nuovamente stringere intorno al simbolo della nostra bandiera, dove gli imprenditori all’estero abbiano la forza non solo delle parole ma anche della determinazione di uno Stato che li appoggia e combatte insieme a loro e per loro, una rinascita auspicata da ogni italiano, uno slancio vero e non solo di parole vuote e discorsi inutili che alla fine lasciano le persone povere sempre nella loro solita disperazione.

 

     QUESTO E’ CIO’ CHE VOGLIAMO NOI   ITALIANI IN PATRIA E LONTANO   DALLA NOSTRA AMATA PATRIA   

ADT  Roma 17 giugno 2020Italia presa a schiaffi - World News

Agli italiani il virus ed ai poteri forti le corone d’alloro

Agli italiani il virus ed ai poteri forti le corone, COVID-19, Protezione Civile, Poteri Forti

Agli italiani il virus ed ai poteri forti le corone di alloro, è cosa risaputa ormai e spesso gridata in faccia a chi vive all’estero ed ha a che fare con personaggi di Istituzioni straniere che anche loro hanno da nascondere, ma almeno verso i propri connazionali si comportano decorosamente e degnamente non chiedendo l’elemosina ad altri Stati.

Buongiorno a tutti, questo non è il solito articolo che cerca di accaparrarsi lettori su fantapolitici complotti, ma il racconto di un’Italia con le Istituzioni che all’apparenza danno l’impressione di improvvisare, laddove, non si comprende ancora come mai le varie magistrature sempre vigili nel far rispettare le regole sembrano distratte e la Protezione Civile non si comprende quale ruolo abbia se non a volte essere un pò evasiva.

Finalmente,  gli italiani sempre dietro ad un pallone, si rendono conto di quanto stia accadendo ed a noi sorge il dubbio: “Agli italiani il virus ed ai poteri forti le corone di alloro” ?

In questo articolo andremo a raccontare, lo scempio che è stato fatto da tre Stati e la fuga dei capitali italiani, non di imprenditori, ma probabilmente nelle tasche degli amici degli amici di qualche buontempone distratto e come pensiamo noi: “Agli italiani il virus ed ai poteri forti le corone di alloro”.

Dal giorno 15 marzo, ma già da una settimana prima, una squadra di imprenditori internazionalmente riconosciuti e facenti parte di ben quattro Stati diversi, avevano già compreso che l’Italia sarebbe stato facile bersaglio sia dell’Europa che della tanto amica Cina, dove è facilmente dimostrabile che le sue imprese nel giro di qualche ora decuplicano i prezzi per poi ribassarli e subitamente rialzarli a seconda dello Stato che le contatta, richiedendo il 100% del pagamento in quanto altri Stati pagano tutto in un colpo solo alla commessa…….alla faccia dell’amicizia.

Durante un tempo di 72 ore continuate, dialogando con imprenditori cinesi di varie provincie della Repubblica Popolare Cinese,  ci furono raccontate storie perfettamente coincidenti che dicevano tutte la stessa cosa: “morirete come sono morti tanti di noi……vi prego state dentro le vostre case…..non è un virus influenzale qualsiasi”.

Ci raccontarono quasi tutti ciò che è avvenuto  dove con l’aiuto della democratica Francia, a Huang (CINA), in tempi non recenti, fu messo in piedi un laboratorio di ricerca batteriologica che, ufficialmente, avrebbe dovuto studiare il virus della SARS, una sorta di Coronavirus de-potenziato, ma non finì lì, molti piangevano perché dicevano che li avrebbero uccisi per ciò che ci stavano raccontando, molti piangevano ricordando i loro cari che erano morti a causa del COVID-19 e…..la Cina non è una nazione democratica ma dittatoriale, dissero che in tutto c’erano di mezzo anche gli Stati Uniti di America e che il Coronavirus o COVID-19 nacque da un esperimento effettuato per portare un attacco batteriologico all’ IRAN …..ma non è vietato fare queste cose ?

E soprattutto, quanto può esserci di vero in questi racconti ?

I cinesi, dissero di indossare sempre le mascherine, ne andava delle nostre stesse vite e si raccomandavano di bere tanto ed acqua calda (penso che intendessero acqua bollita), di lasciare le scarpe fuori casa in quanto presente sotto le suole (non ho ancora visto nessuno disinfettare le strade della città dove mi trovo adesso).

Non è questione di fake news ma…….il dubbio esiste che le troppe coincidenze possano avere un fondo di verità.

La grande America non ha attaccato la Libia insieme alla Francia ed altri Stati Europei lo Stato del Colonnello Gheddafi proprio esibendo le prove (poi risultate false) di laboratori chimici atti ad una guerra batteriologica ?

Comunque, ci dissero che era presente nell’aria e che bisognava stare a casa (guarda caso anche il Governo italiano dice la stessa cosa e qualche esponente delle Istituzioni, quando gli ho parlato di ciò che mi avevano detto i cinesi mi ha risposto: “lo so già……sarà una strage se non si resta in casa”, e su questo siamo tutti pienamente d’accordo in quanto è anche occasione per godersi un pò i figli.

Ecco che prende concretezza: “Agli italiani il virus ed ai poteri forti le corone di alloro”

Quanta falsità ed ambiguità nel mondo……ed oggi il Presidente Trump ha l’ardire di dire che è leggermente arrabbiato con il Presidente Xi Jinping perché l’ha avvertito con ritardo.

In Italia si è scatenata la caccia alla mascherina e le varie strutture ospedaliere spesso lamentano la scarsità di dispositivi di protezione individuali per il personale sanitario.

Il problema grande non è il tentativo di approvvigionamento ma sembrerebbe, a detta anche del Canada che ha interessato la propria intelligence, che personaggi americani si presentino all’imbarco cinese e paghino fino a 3 (tre) volte il valore della merce destinata ad altri Paesi, facendola imbarcare su aerei diretti nei democratici Stati Uniti d’America o che il saldo, da parte di alcuni Stati (tra cui l’Italia), non venga erogato all’imprenditore cinese che giustamente non consegna la merce.

Già da tempo abbiamo individuato un test COVID-19 a 15 minuti con certificazione FDA – NCD (quindi riconosciuto in Europa) e CE (European Certificate), ma per quanto lo abbiamo offerto allo Stato italiano quasi al prezzo di costo, sembra non abbia suscitato interesse perchè interessato maggiormente ai tamponi che intasano i laboratori e comportano un tempo di analisi enormemente dilatato ed un impegno della Protezione Civile piuttosto elevato.

Durante quelle 72 ore, abbiamo osservato francesi, tedeschi ed americani, lottare a colpi di dollari con gli imprenditori cinesi accaparrandosi ventilatori polmonari e dispositivi di protezione individuali (mascherine, tute, occhiali etc), vedendo la difficoltà di imprenditori italiani che si battevano ad armi impari in quanto sprovvisti della materia prima……i soldi che lo Stato aveva lesinato o mai dato.

Leggevamo nel frattempo che alcuni ministri delle Istituzioni italiane ringraziavano i vari Stati, compreso l’untore cinese, per avergli “REGALATO” mascherine e sistemi di sostentamento sanitario ed aver inviato dei medici che, trovavano anche da criticare i sanitari italiani ridotti a doversi proteggere con i sacchi della spazzatura, ancora una volta avevamo ragione: “Agli italiani il virus ed ai poteri forti le corone di alloro”, ma chi dovrebbe consegnare le protezioni sanitarie dovrebbe essere la Protezione Civile.

Gli italiani impauriti, nel frattempo, sono barricati in casa ed alcuni che non hanno coscienza della gravità della cosa, ancora girovagano beatamente esponendosi al COVID-19.

Ma…..qualcuno ha pensato mai che quelle mascherine e quei mezzi di protezione possano essere ante produzione e cioè fabbricati prima dell’epidemia del COVID-19 ?

Nel frattempo la gente italiana muore e non si comprende bene la motivazione, visto che lo Stato italiano, ha già ricevuto ben 35 miliardi dall’Unione Europea…..siamo rimasti sbalorditi e senza parole, sempre mentre gli italiani giacciono nelle terapie intensive, muoiono ed i medici si stanno massacrando con tutto il personale sanitario italiano per salvargli la vita rimanendo alcuni di loro contagiati ma facendo fede al giuramento fatto ad Ippocrate…..dei veri EROI.

Ci sono aziende cinesi già annunciate da alti vertici della Protezione Civile, che hanno in stock ventilatori polmonari, ma ci domandiamo se lo Stato italiano ha le possibilità economiche per pagarglieli perchè in caso contrario nulla gli verrà consegnato e la stranezza è che si continua a chiedere all’Unione Europea la possibilità di aumentare il debito sovrano per salvare l’Italia e gli italiani…….che stranezza.

Leggiamo poi sull’ANSA italiana che il medico si è scusato con la ASL italiana e con la Regione interessata……avrà ricevuto minacce ? (Articolo ripreso dall’ANSA italiana)

Lo volevano rovinare per aver detto la verità e metterlo a casa oppure ancora peggio, radiarlo dall’ordine dei medici ?(Articolo ripreso da La Stampa) sul cui giornale internet è ancora presente la video-denuncia che probabilmente metterà nei guai chi sta salvando vite a costo della propria.

E come volevasi dimostrare, il medico che ha denunciato per poi sotto minaccia, ritrattare, si ritrova in fin di vita ricoverato nel suo stesso ospedale  (Articolo ripreso da Il Giornale) ed ora chi risponderà di quest’ultimo pre-annunciato tentato omicidio ?

Come sempre, nessuno, perchè in Italia se tocchi le Istituzioni si insabbia tutto immediatamente e non viene mai fuori il colpevole…..alla faccia de “LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI”.

E’ sufficiente leggere l’articolo riportato sul “La Stampa”, giornale italiano, per comprendere il motivo per il quale lo hanno costretto a ritrattare.

Giudicate voi dal filmato ed indignatevi Voi al posto di quel medico per aver denunciato la verità, evidentemente egli non può più dire nulla ma Voi italiani ancora potete dire tanto e sono sicuro che anche Voi iniziate a pensare: “”Agli italiani il virus ed ai poteri forti le corone di alloro”

Ciò che sappiamo, dopo una telefonata effettuata in Italia all’Ospedale Civile Regionale “SPALLANZANI”, è che hanno anche loro difficoltà nell’approvvigionarsi di Dispositivi di Protezione Individuali per il loro personale sanitario e custodiamo gelosamente la prova di quanto ci è stato riferito.

Siamo rimasti stupefatti da un’inchiesta portata avanti da “La Repubblica”, un prestigioso quotidiano italiano, di cui mettiamo il link……..penso che tantissimi italiani quando ascolteranno la telefonata di un imprenditore italiano, si arrabbieranno molto

Il dr. Arcuri, nominato dal I Ministro italiano Giuseppe Conte nel frattempo messo a capo della Protezione Civile, sta organizzando, da quanto si legge sui giornali, un Boeing 777 che faccia la spola Italia – Cina……che qualcuno gli abbia dato l’ispirazione ?!?

Ed anzi, è nelle sue intenzioni, se già non l’ha fatto, far muovere gli aerei dell’Alitalia e la cosa è corretta, anche in virtù del fatto che l’Alitalia è stata sostenuta dagli italiani fino ad oggi.

Inizio a pensare che se ci offriamo come consulenti personali del dr. Arcuri forse facciamo meglio e possiamo aiutare di più i nostri connazionali.

Comunque, resta il fatto che se uno paga tutto il 100% non c’è Stato che ti blocchi un bel niente e ci stiamo domandando se qualcuno ha lesinato con i fornitori cinesi che hanno mandato alla Protezione Civile italiana mascherine simil fazzoletto non adatte come presidio medico sanitario e se in Cina hanno sbloccato le esportazioni del materiale che dovrebbe essere destinato all’Italia……l’avranno pagato ?!?

Non è dato sapersi.

Altro nodo, leggiamo su un giornale di un imprenditore che si lamentava in quanto si generano corti circuiti istituzionali, sempre in Italia, dove le merci di imprenditori privati vengono o bloccate (come asserisce lui) o sequestrate alla dogana italiana e che tutto viene dato a titolo gratuito alla Protezione Civile.

Ecco che a questo punto abbiamo ragione noi: “Agli italiani il virus ed ai poteri forti le corone di alloro”

Ora, dove verranno dati ed a chi destinati tutta quella valanga di miliardi che l’Italia riceve dall’Unione Europea ?

La cosa è molto sospetta ma, vediamo dove vogliono arrivare e chi c’è dietro, certo è che continueremo a scrivere finché ahimè, avremo vita o qualcuno non vorrà servirci una pizza farcita.

Roma 24 marzo 2020
A.D.T.

Italia presa a schiaffi

Italia presa a schiaffi - World NewsL’Italia presa a schiaffi dall’Unione Europea, gli altri Stati membri, tra cui il Paese che ci ha contagiato (GERMANIA) ci girano le spalle e chi ci viene ad aiutare ?Italia presa a schiaffi - World News - CORONAVIRUS

L’Italia presa a schiaffi dai partner europei, compreso lo Stato tedesco che ci ha portato la pandemia, hanno deciso di voltarci le spalle rifiutandosi di fornirci il materiale sanitario necessario a proteggere gli operatori medici e le persone che non trovano più mascherine, ma chi decide di andare incontro al Bel Paese è la Xiaomi, un produttore cinese che ne dona molti scatoloni alla protezione civile italiana.

Anche la SHADOIT CONSULTANCY GROUP di Londra, sì, proprio questa società che si occupa solo di aspetti quali la consulenza finanziaria ed informatica per altre aziende, a seguito del fatto che alcuni suoi professionisti sono italiani, ha deciso di mettersi in gioco e proporre, dopo aver trovato un importatore in contatto con fabbriche importanti, di interessarsi per il bene dei nostri connazionali a trovare le mascherine FFP2 ed FFP3 con filtri in classe N99 e N95 (classe militare), mascherine N95 con filtri e tutte le protezioni sanitarie necessarie ed adatte per proteggere gli operatori della Protezione Civile italiana e gli operatori sanitari, ma non solo, dato che sta contattando anche gli altri Stati a livello planetario.

Si era ipotizzato di fornire la Protezione Civile italiana che tra l’altro abbiamo contattato e non hanno ancora risposto, le farmacie comunali italiane delle zone rosse, ma la nostra società ha trovato diecimila ostacoli pronti a fermarne la possibilità, oltre che scontrarsi contro la burocrazia italiana che, anche in momenti come questi, se deve pagare, richiede il marchio CE (Comunità Europea), ma se riceve regali li accetta volentieri a prescindere dalla provenienza e chi li avrebbe riforniti è tra l’altro un grosso fornitore mondiale e ciò ci dispiace immensamente perchè gli imprenditori spesso, proprio perchè italiani, hanno maggiori contatti che possono essere messi a disposizione della propria nazione.

Ma ricevere regali non vuol dire risolvere il problema delle persone, in quanto gli italiani sono messi alle strette da una crisi finanziaria che li sta massacrando ed il coronavirus di importazione tedesca, visto che i voli con la Cina erano stati sospesi, sta mettendo in ginocchio un Italia presa a schiaffi, dove notiamo tanta incompetenza e tanti amici degli amici che si offrono per poi pensare al dopo crisi……i cosiddetti “Salvatori della Patria”.

L’accordo è stato stipulato con una importante società israeliana presente in Tel Aviv ma, mentre la FER.RE.IT di Reggio Emilia, faceva presente che pur essendo i prezzi in linea con quelli proposti direttamente dai produttori per la qualità dei prodotti erano soddisfacenti ma mancava il bollino CE (Comunità Europea) ed il certificato di conformità (chi le produce è la 3M e la XIAOMI), gli organi dello Stato italiano contattati non hanno nemmeno risposto alle email inoltrate tra l’altro da un editore, ma la Protezione Civile italiana, da quanto scrivono i giornali italiani, accetta tranquillamente le protezioni provenienti dalla XIAOMI prive di certificazione europea.

Tale editore è entrato in contatto con l’importatore in Tel Aviv e si è sincerato degli accordi commerciali stipulati e della reale possibilità di avere tutte le protezioni sanitarie necessarie a proteggere non solo la protezione civile, ma anche tutti gli operatori sanitari ed eventualmente la popolazione italiana e che i presidi sanitari fossero comunque certificati FDA (certificazione USA molto più stringente di quella europea).

Il problema è sempre quello di una burocrazia falsa e mendace che vuole approfittare e far approfittare dagli amici degli amici sfruttando le catastrofi dell’Italia, pur sapendo che si potrebbero mettere in sicurezza tante persone e soprattutto gli anziani……forse costano troppo all’INPS ?

Forse l’amico del politico di turno non ci guadagna abbastanza o nulla se si interessa della questione ?

La 3M e la XIAOMI forniscono anche altri importanti Paesi quali appunto Israele che a detta di tutti è uno Stato in prima linea esposto e preparato ad eventuali guerre batteriologiche, quindi non pensiamo che metterebbero a rischio la vita della loro popolazione.

La curiosità nasce sovrana, è nostra intenzione vedere come, e se, i rappresentanti dello Stato italiano entreranno in contatto con noi, ma soprattutto quando ed in quale modalità semmai decidessero di farlo.

Noi per conto nostro, stiamo contattando altri Stati membri e qualora i rappresentanti italiani si sveglino troppo tardi, saranno solo loro la causa della carenza di equipaggiamenti di protezione in quanto noi non siamo un ente di beneficenza, ma una società nata per fare business.

In un Italia presa a schiaffi è ormai risaputo che se non sei amico di qualche politico o di qualche trombato della politica che opera nelle società collegate, niente si può fare e niente si deve muovere.

E poi ci si pone il problema degli imprenditori che se ne vanno in altri Paesi o dei ragazzi che una volta laureati vanno via dall’Italia, o della satira che viene fatta sulle televisioni d’oltralpe e si accusa Malta di accogliere molti italiani che stanchi spostano la loro residenza in questo PAESE CIVILE ?

Certe domande hanno tutte una risposta ma, si sa, pur di salvare la faccia in televisione per qualche voto in più ci si venderebbe anche ciò che non è mai stato inventato.

L’Italia è da sempre stato un Paese molto ambiguo e strano ed ora si ha la certezza del motivo per cui all’estero gli italiani vengono trattati molto male e chi li ospita denigra l’Italia come un Paese di parassiti e approfittatori.

Non bisogna scandalizzarsi vedendo quanto accade anche nelle emergenze nazionali, chi è anziano ha visto accadere molto peggio quali soldati inviati al fronte Russo con equipaggiamento leggero ed inadatto (II GUERRA MONDIALE), la strage di Ustica, la strage di Bologna, la morte di due magistrati che hanno immolato la loro vita per la libertà di tanti italiani del sud, non rendendosi conto che i mafiosi locali erano solo quelli che vengono definiti “soldati”, perché i capi erano ben altre persone molto più influenti ed i segreti di Stato che in una Repubblica Democratica e non dittatoriale non dovrebbero esistere con i propri connazionali (vedasi il processo per l’accordo Stato-Mafia di cui sono state secretate delle registrazioni).

La dimostrazione dell’IGNORANZA in quanto non MEDICO, è di chi amministra il Paese più bello dell’Europa la possiamo ascoltare in diretta, dalla bocca di chi oggi si è ritrovato colpito anche Lui dal Coronavirus, un flagello che non risparmia nessuno ed a cui comunque facciamo i nostri migliori auguri per una sicura e veloce guarigione

 

 

Questa è l’Italia presa a schiaffi che nessun vero italiano di nascita vorrebbe mai sentire nominare, questa è l’Italia che non vogliono le persone per bene, quelle che vengono schifate perché non votano per il politico locale di turno che vorrebbe corromperle con piaceri o soldi ma, che alle elezioni locali riesce con 50 Euro a corrompere qualche ragazzetto.

Questo è ciò che agli italiani fa schifo.

I politici si aspettano che alle votazioni la popolazione italiana li faccia eleggere per quello che potranno dire in televisione ma, hanno dimenticato che le partite di calcio sono state sospese e che gli italiani adesso sono ben svegli ed attenti e stanno seguendo passo passo le varie scelte che si stanno facendo per la crisi nazionale.

Il Primo Ministro italiano, Giuseppe Conte che ammette una fuga di notizie per un decreto che avrebbe dovuto confinare la Lombardia, ma che ovviamente, come al solito, l’amico dell’amico di qualche politico ha diffuso, scatenando il panico di chi vive in quella regione portando le persone, probabilmente anche ammalate, a mettersi in viaggio verso il sud Italia rischiando l’espandersi dell’epidemia e mettendo a rischio il restante della popolazione italiana.

Ma in mano a quale Governo è l’Italia ?

La mancanza di uno Stato, che pur di tenersi imbonita un’Europa di cui a questo punto potremmo fare veramente a meno, mette a rischio la salute dei propri cittadini, non è uno Stato degno di essere preso in considerazione al pari del Governo Maduro tanto disdegnato da tutti per evitare di vedere un Italia presa a schiaffi da altri Stati europei.

Si è arrivati addirittura a PENSARE di fare come negli ospedali da campo della prima linea, scegliere chi può vivere o morire, evidentemente contrassegneranno sulla fronte con un segno rosso chi non deve entrare in rianimazione perché troppo anziano o già debilitato da qualche patologia importante.

E poi ci stupiamo che altri Stati europei fanno della satira pesante sull’Italia ?

E per le emergenze quali infarti ed altro ?!?

Cosa faranno ?!?

Abbandoneranno i pazienti al loro destino strappandosi i camici e tradendo il giuramento fatto ad Ippocrate ?

Noi speriamo più in una rivolta ed un rifiuto dei sanitari per salvare le vite di tutti se si dovessero trovare in una situazione degenerata.

Speriamo che in futuro le cose cambino e che l’Italia possa tornare ad essere un vero Paese libero dai corrotti, amato dagli italiani e da chi dice di volere leggi spazza corrotti quando poi alla fine i veri corrotti sono altre persone.

ADT  Londra 8 marzo 2020Italia presa a schiaffi - World News

Coronavirus e gli untori

CORONAVIRUS E GLI UNTORI - WORLD NEWS Coronavirus e gli untori planetari, ma non si tratta degli italiani che per una volta sono inconsapevolmente incappati nella furbizia di un Paese che dovrebbe essere amico in quanto appartenente all’Unione EuropeaCORONAVIRUS E GLI UNTORI - WORLD NEWS

Da indiscrezioni, sembra che un uomo di 33 anni, di nazionalità tedesca, abbia diffuso il Coronavirus in Europa ma a pagarne l’amaro prezzo è stata l’Italia.

Che il Governo italiano pecchi di ignoranza e sia composto da sempliciotti lo abbiamo sempre dedotto, ma che arrivasse a farsi prendere in giro da chi andava sotto braccio al suo Primo Ministro non ce lo aspettavamo.

Gli italiani sono stati fatti passare per coloro che portavano il coronavirus e gli untori planetari fossero solo loro, ma il retroscena mediatico è ben diverso e come direbbero in tanti: “il Re è nudo”.

Forse iniziamo ad immaginare il motivo per cui l’Europa è stata così magnanima con l’Italia, facendo intendere che non ci saranno grandi ripercussioni su un eventuale deficit, quando sappiamo bene che chi dirige l’orchestra nell’Unione Europea è la Germania che ha tentato di creare attriti tra il Bel Paese e la Cina rimanendo in silenzio, ma ha messo anche a rischio migliaia di cittadini italiani.

Questa Europa non è il sogno di tanti europeisti, è solo un unione monetaria dettata e gestita dalle banche, che continua a stravolgere gli equilibri finanziari degli Stati più deboli ma che hanno risorse commerciali per poterla mettere in grande difficoltà quando gli vengono toccati i due capisaldi tedeschi e francesi che, non possono godere della forza del Made in Italy e sono solo Stati che al pari degli Stati canaglia, pongono veti ed altre problematiche per mettere i bastoni tra le ruote alla produzione italiana ed all’ingegno italiano (non del Governo italiano), dove il coronavirus e gli untori non sono solo coloro che portano il DNA italiano.

La Germania ha perso la seconda guerra mondiale e la Francia dovrebbe ricordarsi bene come il generale De Gaulle entrò vittorioso in territorio francese dopo essersi precedentemente rifugiato in Inghilterra.

Ma la terza guerra mondiale, al giorno d’oggi, viene combattuta in territorio finanziario ed oltre che non aver pagato i danni di guerra, la Germania si arroga anche il diritto di voler guidare l’Unione Europea.

L’aver trovato il paziente zero tedesco, che aveva partecipato ad un meeting insieme ad una collega di Shanghai asintomatica ma contagiata dal coronavirus non può certo riportare la situazione alla normalità e non risolve il problema di aver tacciato gli italiani come coronavirus e gli untori planetari, certo è che la Germania, ora che si è scoperto il suo altarino, farebbe bene a rimanere silenziosa quando l’Italia richiederà aiuti europei per far fronte all’emergenza ed ai danni finanziari che sta subendo o non vorrà far pagare nemmeno questi ?

Qualcuno non dice nulla pur sapendo come sono andate le cose, probabilmente perché si rende conto che se dovesse proferire parola sarebbe costretto ad ammettere che in Italia il Governo attualmente in carica rappresenta un gruppo di partiti mai eletti dal popolo e che per giustizia solo a quest’ultimo andrebbe resa la parola o…..le urne, in quanto i famosi grillini oramai sono il partito del lumicino.

Per cercare di comprendere che quanto affermato in questo articolo corrisponde a verità e non alle solite parole gettate nel vento, è sufficiente andarsi a leggere la mappa genetica pubblicata su riviste del settore come il The New England Journal of Medicine, dove viene evidenziato come lo stesso caso possa aver dato origine a tutta una serie di contagi che ad oggi sono diventati una pandemia mondiale.

Non è necessario essere dei virologi per comprendere che anche la stagione calda non risolverà il problema, in quanto in Qatar vi sono 35 gradi e negli Emirati Arabi Uniti ve ne sono qualcuno in più ma non solo, se consideriamo il Brasile, il Messico ed altri Stati dove il clima oggi è decisamente torrido, ma che sono Paesi che non sono stati risparmiati dal problema coronavirus, forse possiamo iniziare a farci un’idea di ciò che potrà accadere in futuro.

Sarebbe interessante comprendere il perché la Germania abbia giocato con le parole parlando di un “unicum scientifico” ma allo stesso tempo abbia parlato di “pandemia di livello mondiale” non evidenziando che si tratta di un focolaio di cui solo Lei è colpevole.

Il gioco della Germania è ormai allo scoperto e ciò gli ha permesso di non far crollare le sue produzioni e le sue borse tenendo alto il livello finanziario rimasto, che comunque, la sta trasformando dalla locomotiva d’Europa ad un semplice carro con rimorchio a causa delle tante bugie e sotterfugi tentati anche nel settore automobilistico con gli Stati Uniti d’America.

Molto si sarebbe potuto fare per rallentare il coronavirus, ma avrebbe costretto l’Europa e soprattutto l’Unione Europea che si è svegliata molto in ritardo, ad isolare la Germania anche se ciò difficilmente avrebbe potuto impedire l’espandersi dell’epidemia.

Questo dovrebbe far riflettere quanti si ritengono forti europeisti e fargli porre una sola domanda: “è questa l’Europa che noi tutti vogliamo ?”

L’Inghilterra questa domanda se l’è fatta già da qualche anno ed il risultato non è stato catastrofico come in molti auspicavano, ma anzi, contrariamente a tutte le previsioni ha permesso la liberazione dei suoi cittadini da uno stato di schiavitù un cui l’Unione Europea ha asserragliato con i suoi confini i 27 Stati rimanenti ed ha permesso allo Stato Britannico di riprendersi la sua sovranità visto che non riusciva a portare democrazia ed indipendenza in una Unione comandata dalle banche e non dai popoli come in molti avremmo voluto.

Ora l’Italia è sul baratro e ci si chiede quali possano essere le mosse di un Governo che non ascolta nemmeno le opposizioni parlamentari, ben conscio che ogni mossa fatta può determinare una catastrofe elettorale.

Ci auguriamo tutti che il coronavirus venga distrutto o reso innocuo dai vaccini allo studio in Israele, Stati Uniti di America ed altri importanti Paesi mondiali e che il Governo italiano intraprenda strade diverse nel futuro, memore che bisogna salvaguardare ANCHE l’interesse nazionale e non guardare sempre e fidarsi di un’Europa che purtroppo NON agisce sempre nell’interesse del Bel Paese ma sempre più spesso per fini puramente nazionalistici di alcuni Stati.

Chissà che il coronavirus non porti un pò di buon senso in tutti gli europei e consenta una gestione del Paese più bello del mondo a farlo tornare anche uno Stato laborioso e primeggiante nell’industria e nell’occupazione.

ADT  Londra 6 marzo 2020CORONAVIRUS E GLI UNTORI - WOLD NEWS

Coronavirus questo sconosciuto

CORONAVIRUS QUESTO SCONOSCIUTO - CORONAVIRUS - WORLD NEWSCoronavirus questo sconosciuto su cui sono state spese fiumi di parole non tenendo presente che l’uomo della strada non avendo le conoscenze scientifico-mediche di un virologo si sarebbe allarmato ed avrebbe sicuramente potuto mettere in crisi l’intero sistema Paese.CORONAVIRUS QUESTO SCONOSCIUTO - CORONAVIRUS - WORLD NEWS

Il coronavirus, questo sconosciuto per cui l’Italia, che all’inizio sembrava avesse intrapreso la giusta strada sminuendo l’allarmismo ma facendo chiaramente intendere che la scienza avrebbe potuto in tempi rapidi porvi rimedio, durante l’evolversi della pandemia ha fatto varie retromarce per mano dei suoi governanti, arrivando a chiudere gli aeroporti ai voli di linea cinesi.

Purtroppo si è evidenziata la scarsa informazione ma soprattutto la mancanza di un’Europa che oramai serve solo a mantenere in vita gli stipendi di politici che non servono più a nessuno in quanto il sogno europeo si è infranto in favore del sogno monetario.

In poche parole, l’Europa è l’unione di Stati messi insieme solamente dalle tasse, che sanziona chiunque non intenda sottostare alle sue strane pretese come l’utilizzo di latte in polvere anziché latte fresco per fare i formaggi, la grandezza delle vongole veraci, la grandezza dell’ittico pescato in mare ed innumerevoli amenità che non servono all’evolversi ed all’unione di una grande nazione europea come lo sono gli Stati Uniti di America, ma solo a mettere in difficoltà alcuni Stati in favore di altri che ne pilotano stranamente le decisioni.

La politica italiana non è stata certo all’altezza della situazione in quanto si è fatta prendere dall’isteria collettiva ed invece di calmierare gli avvenimenti che si susseguivano rapidamente, ha pensato bene di alimentare ancora di più le preoccupazioni dei cittadini con un comportamento e delle parole veramente deprecabili usate soprattutto nel corso di alcune interviste al suo primo ministro Giuseppe Conte.

Il coronavirus, questo sconosciuto che si è affacciato silenziosamente, è servito ad evidenziare le enormi divisioni che esistono tra Stato centrale e Regioni Italiane ma soprattutto ha portato alla luce il vero scopo del governo che dovrebbe amministrare uno dei Paesi più belli del mondo per il turismo.

Il coronavirus ha vinto sul sistema politico italiano ed ha contribuito a distruggere l’unico mezzo sicuro che il Bel Paese avrebbe potuto e dovuto sfruttare per mettere al palo Stati che hanno solo da invidiare le bellezze italiane perché in Italia ci si va per la buona e sana tavola che alimenta chiunque rispettando i canoni del cibo mediterraneo.

L’Italia da sempre è stato considerato un museo a cielo aperto a causa del coronavirus, dove per ignoranza dei propri cittadini ed inettitudine volontaria dei propri politici, ha finito per perdere l’unico treno che avrebbe potuto risollevare le sorti del suo sud, martoriato ed utilizzato da sempre da politici ed imprenditori amici dei politici che ne hanno scarnificato l’economia attingendo da sovvenzionamenti statali del passato e piaceri del presente.

L’Italia è stato l’unico Paese che ha effettuato oltre 8000 (ottomila) controlli sui propri cittadini e residenti ed è ovvio che i casi maggiori di coronavirus, questo sconosciuto che ha consentito l’evidenziarsi di una maggioranza di casi, contrariamente agli altri Stati europei che ne hanno effettuati un numero enormemente inferiore evidenziando pochi casi ma…..nel futuro ci sarà da piangere quando si scoprirà che la potenza germanica e l’altezzosa Francia probabilmente avevano subito maggiori danni dalla pandemia.

Il problema degli italiani è che non amano e non apprezzano il loro Paese, contrariamente agli altri abitanti di Stati confinanti, colgono ogni occasione per discutere e sparare a zero sulle problematiche italiane che non sono da meno di quelle di altri Stati ma, contrariamente agli altri, vengono anche tacciati di essere sovranisti e nazionalisti.

Il coronavirus ha piegato non solo le aziende del nord Italia, ma ha anche generato una fobia che si è estesa all’estero e le parole del presidente Conte hanno favorito chi aveva tutto l’interesse di abbattere l’unica chance che aveva il Bel Paese per risollevare la testa.

Una sinistra becera e vecchia, abituata a favorire gli amici degli amici e a non ascoltare le opposizioni solo per non dover ammettere i propri errori, è riuscita a distruggere in pochi giorni la ripresa del PIL italiano ridotto ormai al lumicino ed a favorire i mercati stranieri abbattendo anche le aziende quotate in borsa con esiti più che negativi.

Il coronavirus ha portato avanti la sua battaglia contro il gigante cinese ma ha anche evidenziato il pressapochismo e la scarsa informazione ed evoluzione nelle tecnologie mediche degli Stati europei, laddove Paesi come Cuba ma soprattutto Israele hanno messo in campo ed a disposizione degli altri Stati, metodologie di difesa da questo tipo di virus che non è poco più di un raffreddore come ultimamente alcuni ministri italiani hanno detto, ma non è nemmeno la fine del genere umano.

Con il coronavirus si è evidenziato il problema di uno Stato assistenzialista incapace di una ripresa seria del Paese Italia ma solo capace a tagliare fondi alla ricerca universitaria, ospedaliera e privata, puntando solo sul tassare di più non per mettere a posto i conti di uno Stato al limite del default, ma per rimpinguare le casse di Organizzazioni Non Governative (ONG), fare e pagare piaceri ai trombati della politica, offrire un reddito di cittadinanza che non è la salvezza per i cittadini ma solo un’elemosina di Stato anziché creare posti di lavoro, abbassare le tasse, colpire duro sul cuneo fiscale e non portare l’Italia ad uno Stato di polizia finanziaria che non serve assolutamente a nulla.

Più che coronavirus questo sconosciuto, dovremmo dire: “Italia, alzati e prendi a calci coloro che cercano di affossarti”

Si sono evidenziati episodi di razzismo dove gli italiani, dapprima offendendo ripetutamente e pesantemente inermi cittadini cinesi, colpevoli solo di vivere sotto una dittatura comunista (ciò che piace tanto alla sinistra italiana), si sono ritrovati poi ad essere loro stessi oggetto di problematiche legate al razzismo, allo stesso modo di come si sono da sempre comportati con chi era diverso o di religione israelita.

Quanta ipocrisia abbiamo potuto vedere grazie al coronavirus, tutto sommato questo virus non è stato affatto una maledizione ma, solo un mezzo che ha evidenziato tutte le pecche esistenti in un Paese che dovrebbe essere maggiormente amato, preso in considerazione per la propria storia e per le proprie potenzialità e non disprezzato.

Ma esiste il grande assente, colui che avrebbe potuto con una sola parola zittire tutti i politici italiani ma, che non ha mosso un dito, anzi, non ha proferito nulla se non qualche sporadica comparsa: “Il Presidente della Repubblica”, ultimo baluardo in cui credono gli italiani che in quest’occasione sono rimasti profondamente delusi.

Il coronavirus ha vinto sul sistema Italia, ha fatto annullare manifestazioni, fiere importantissime per i mobilifici italiani e tante altre iniziative che hanno messo in ginocchio l’economia di uno Stato già piegato da una scarsa se non colpevolmente voluta cattiva amministrazione.

Peccato, un’occasione perduta per l’Italia e per i propri imprenditori e cittadini, un’occasione che avrebbe potuto rimettere in gioco l’economia del Paese che, a volte, fa dubitare sulla buona fede dei propri amministratori e ci si chiede se non giochino in borsa scommettendo sulle negatività per lucrare ancora di più.

Il coronavirus ha evidenziato inoltre tutta la buona volontà, operosità e soprattutto la preparazione di un settore sanitario che andrebbe maggiormente assistito economicamente e che non deve invece essere oggetto di inutili indagini di qualche magistrato che non sapendo come impegnare il suo tempo apre inchieste senza senso pensando di far salire sul banco degli imputati il coronavirus.

Tutto il settore turistico è stato messo all’angolo dal coronavirus, questo sconosciuto che è riuscito a mettere in ginocchio hotel tra i più belli e lussuosi che hanno subito un colpo finanziario fortissimo con un 90% delle disdette, e tutto per le parole di un uomo che rappresenta il potere italiano che si è fatto prendere dall’isteria pensando di colpire anche chi si oppone al suo gioco di poltrone a Palazzo Chigi.

Non ha certo aiutato la presentazione televisiva che ha fatto il Presidente della Regione Lombardia che, indossando una mascherina chirurgica ha generato il panico sia in Italia che all’estero con esaltazione mediatica data dalle più importanti testate giornalistiche internazionali, determinando la messa al bando dei cittadini italiani tacciati di essere degli untori al pari dei cinesi con relativa enorme perdita per il turismo italiano IN ed OUT.

La stampa italiana non è immune da critiche a causa di sciacallaggio e mancanza di argomenti ha pensato bene di spendere pagine e pagine colpendo duro sul sistema Italia e cogliendo ogni occasione per denigrarlo e per mandare in onda trasmissioni mal gestite e soprattutto trasmissioni di parte, non mantenendo quella obiettività e distanza che un buon giornalista dovrebbe sempre tener presente anche andando contro la linea editoriale che gli è stata imposta.

Innumerevoli voli sono stati cancellati sia per le partenze che per gli arrivi ed i danni che già avevano piegato sia le compagnie aeree ma anche quelle marittime, si faranno sentire ben presto con la perdita di tantissimi posti di lavoro.

Chissà, il coronavirus forse ha cercato di mettere le cose a posto in Italia ed in Europa, facendo comprendere agli europei che se non viene subito ristrutturata l’Unione Europea e le leggi che governano gli Stati, forse è veramente meglio prendere esempio dall’Inghilterra e tornarsene ad essere Stati sovrani e democratici pur vivendo in armonia con gli altri ma chiudendo con un’unione di Stati basata solo sull’unità monetaria ?

ADT  Londra 27 febbraio 2020CORONAVIRUS QUESTO SCONOSCIUTO - CORONAVIRUS - WORLD NEWS

Austria da scoprire

Austria da scoprire, ecco uno Stato membro dell’Unione Europea che è sempre passato nel silenAUSTRIA - WORLD NEWS - NEWS - DANUBIOzio non dando mai alcun riverbero negativo sulla sua economia e sulla sua gestione politica

Un’Austria tutta da scoprire, con le sue bellezze ed i suoi paesaggi, con il senso di ospitalità forte nel suo popolo da portare i visitatori a sognare e chi ne ha avuto la possibilità, a riscoprirne il folclore ed i suoi profumi.

AUSTRIA - WORLD NEWS - NEWS - DANUBIO

Sulle note del Bel Danubio Blu, un’opera musicale indiscussa, un valzer composto nel 1866 da un grande maestro austriaco, Johann Strauss, ci lasceremo andare e ci faremo guidare sulle sue note per riscoprire l’Austria della Vienna, sua capitale colma e plasmata da un’architettura che lascia da sempre incantati i suoi visitatori forte di antichi monasteri, chiese e castelli medievali ora divenuti patrimonio dell’UNESCO.

Il valzer dapprima lento e soave per poi diventare prorompente, ci porta ad immaginare i pittoreschi paesini spesso ritratti in vecchie storie della Baviera ma nella realtà abitati da coltivatori vinicoli, giardini in fiore e prati inondati dal sole che consentono il risveglio di profumi dimenticati, profumi d’altri tempi.

Vienna, capitale dell’Austria ha dato natali ai più grandi compositori come Schubert famoso per la sua “Ave Maria” richiesta da sempre per i matrimoni e Strauss con i AUSTRIA - WORLD NEWS - NEWS - DANUBIOsuoi oramai famosi valzer viennesi, ma legata a compositori quali Mozart, grande compositore di musiche per organo e Beethoven divenuto celebre per le sue sinfonie ci consente di comprendere la pienezza e l’enfasi di un Paese pieno di vita e di ricchezze montane dimenticate.

AUSTRIA - WORLD NEWS - NEWS - DANUBIO

Il lento scorrere del Danubio, l’Austria nel suo intimo legato ai sapori dolci e naturali delle albicocche, al sapore dei suoi formaggi pregni di storia ed ancora lavorati in modi del tutto naturali che ne esaltano i sapori.

Ma l’Austria è profondamente legata al suo Danubio che come in un valzer ci porta in un mondo incantato con i suoi castelli che incontriamo lungo un percorso tutto da riscoprire come in un passato pieno di vita e di naturalezza.

Ma l’Austria è anche simbolo di precisione e forza finanziaria, capace tener testa a Stati forti come la Germania, è uno degli Stati che ha risentito in maniera minore la crisi che si è scatenata in Europa nel 2008 e che ha colpito portando quasi al fallimento altri Stati, essendo amministrata in modo coerente per mantenere sotto controllo l’indebitamento.

La crescita finanziaria è esponenziale ed il PIL ha superato, come anche per altri grandi Stati europei, il 2%, riuscendo a garantire i fondamentali finanziari per gli investimenti a breve, medio e lungo termine, solidi ed interessanti per le imprese che intendono delocalizzare.

Ecco cos’è un’Austria da scoprire e che vorremmo in tanti possano visitare per apprezzarla e ritornarci.

ADT  Londra 2 febbraio 2020AUSTRIA - WORLD NEWS - NEWS - DANUBIO

BREXIT una vittoria

BREXIT UNA VITTORIA - BREXIT A VICTORY - NEWS - WORLD NEWSBREXIT, una vittoria per tanti britannici che avevano a più riprese dimostrato il loro disinteresse per rimanere legati all’Unione Europea BREXIT UNA VITTORIA - BREXIT A VICTORY - NEWS - WORLD NEWS

BREXIT, una vittoria per il Regno Unito che si candida a diventare il prossimo vero paradiso fiscale, accentuando tutta la forza finanziaria sui Paesi sicuri ed amici legati dal patto del Commonwealth che unisce le ex colonie britanniche di cui la maggior parte riconosce la Regina come capo di Stato.

E’ pur vero che molte nazioni aderenti al Commonwealth sono ad oggi delle Repubbliche indipendenti con un parlamento che legifera ed amministrazioni indipendenti, ma restano comunque unite ai reali d’Inghilterra riconoscendo la Regina d’Inghilterra quale capo del Commonwealth stesso e non come capo di Stato, ma consentendo scambi commerciali e finanziari interni ai vari Stati potenziando soprattutto il potere finanziario ed economico della Gran Bretagna.

La Gran Bretagna che tutti gli Stati Europei sentenziavano si dirigesse verso un baratro senza salvezza, ad oggi, iniziano a mettere in evidenza le loro debolezze perdendo 16 miliardi di euro di finanziamenti europei e non potendo più ricattare lo Stato britannico tentando di obbligarlo all’accoglienza di extra comunitari provenienti illegalmente dagli Stati Africani e cercando, come nel passato, di far pesare le loro decisioni sulla Gran Bretagna.

Con il BREXIT, l’Inghilterra, già indipendente finanziariamente per non aver mai voluto adottare l’Euro e l’imposizione fatta a tanti altri Stati europei grazie alla forza finanziaria dei suoi mercati e della Banca di Inghilterra che ha sempre continuato a stampare autonomamente la Sterlina o Pound, ha dato una spallata al muro che gli era stato costruito ad arte dall’Unione Europea, liberandosi e ritornando ad essere uno Stato sovrano e da sempre ben amministrato.

I disfattisti europei, prevedendo il grande rischio di una recessione degli Stati aderenti all’Unione Europea e temendo per la perdita di potere negli scambi commerciali, avevano tentato in tutti i modi di dissuadere l’Inghilterra dal separarsi dal resto d’Europa, arrivando al punto da portare ad un cambio di passo inglese con l’entrata in gioco del premier Boris Johnson.

Ma l’Inghilterra, forte della propria moneta, delle proprie industrie e delle proprie esportazioni non solo in territorio europeo ma proprio nei territori del Commonwealth ha saputo dare la giusta risposta riportando la completa sovranità nel proprio Stato.

L’economia è solida e la finanza non indietreggerà facendo puntare gli occhi anche agli Stati Uniti d’America sull’isola britannica che già inizia a pensare di divenire l’Hong Kong ravvicinata all’Europa, forte anche di accordi con Malta che avrebbero garantito l’approvvigionamento di materie primarie anche nel caso di un No Deal.

Con il BREXIT una vittoria e popolo inglese, è avvenuto l’ammaina bandiera a Bruxelles in un modo molto discreto, il segno di una separazione storica dell’Inghilterra dall’Unione Europea, dove i ventisette Stati che ne fanno parte hanno negoziato un accordo che prevede comunque un periodo di transizione ma sconfessa la forza del Parlamento europeo di centro sinistra, sbilanciandolo verso le forze ora maggioritarie di centro destra.

Ma il BREXIT una vittoria che porterà conseguenze negli scambi commerciali dove andranno rinegoziati accordi, compresi quelli inerenti gli immigrati nel Regno Unito che lavorano normalmente ed in attesa di ottenere una residenza stabile, i passaporti che saranno necessari per entrare ed uscire dal Regno Unito e comporterà quasi sicuramente una movimentazione di denaro enorme e delocalizzazione di aziende allettate da una zona vicina con bassa tassazione e non problematicità sulle movimentazioni del contanti come avviene per alcuni Stati europei,

Anche il settore della pesca rimarrà comunque salvaguardato e potrà continuare a pescare in acque comunitarie e viceversa e durante il periodo di transizione, le banche inglesi, potranno continuare ad operare sul continente, ciò ha evitato un’uscita senza accordo, il NO DEAL, dove in cambio il Regno Unito continuerà ad una minima partecipazione del bilancio europeo.

Esisterà una sorta di partenariato tra il Regno Unito e l’Unione Europea, per consentire accordi e negoziati che non provochino il caos commerciale ed affollamenti alle frontiere europee e britanniche.

Il progetto britannico di trasformare l’Isola in un centro accogliente per la finanza internazionale e per le imprese europee è ciò che spaventa maggiormente i 27 Stati europei ma bisogna tener presente che se non è un Paese amico come la Gran Bretagna a muoversi in tal senso, esistono altri Stati facenti parti del blocco dell’Est quali la Croazia, l’Albania e la Romania, che pur aspirando ad una futura adesione nell’Unione Europea, già effettuano garantismo agli spostamenti valutari ed alla delocalizzazione d’impresa oltre che di pensionati come in Portogallo.

Il futuro per il Regno Unito è ancora tutto da scrivere ed il BREXIT lo possiamo considerare una vittoria per il popolo britannico che ha saputo reagire alle pressioni di un’Europa di banchieri dove anche l’Italia ha riuscita, grazie ad un centro sinistra becero ed un centro destra senza soluzioni e di soli annunci, entrare nella spirale di sudditanza economica senza batter ciglio per mezzo del MES che la porterà nel corso del tempo verso un default al pari della Grecia di dieci anni fa se non inizierà subito un cambio di rotta che, speriamo non sia già tardi.

ADT  Londra 2 febbraio 2020BREXIT UNA VITTORIA - BREXIT A VICTORY - NEWS - WORLD NEWS

Malta, Cavalieri e Massoni

Malta, Cavalieri e Massoni - Cavaliere - Imprenditore - Massone - World News - NewsMalta, Cavalieri e Massoni, un connubio che in altri tempi non avrebbe sollevato scalpore ma bensì il convincimento che venivano erette cattedrali da umili scalpellini asserviti ai Cavalieri un tempo Templari, poi Cavalieri di Rodi ed infine Cavalieri OspitalieriMalta, Cavalieri e Massoni - Cavaliere - Imprenditore - Massone - World News - News

Malta, Cavalieri e Massoni sono al giorno d’oggi per chi vorrebbe entrare nelle due Istituzioni, una meta ben difficile da raggiungere perché per entrare nei Cavalieri Ospitalieri dovrebbe essere necessario avere requisiti di solidità economica, una laurea vera e non di quelle che si comprano nei mercatini o nelle università svizzere a pagamento, un titolo nobiliare o comunque essere persone oneste e di buoni costumi anche se non laureate.

Si cita il titolo nobiliare in quanto indispensabile per entrare a far parte dell’Ordine dei Cavalieri Ospitalieri di Malta, ma ricordiamo a tutti che si eredita solo dal padre e non dalla madre attaccando il titolo nobiliare al cognome del padre perché è fraudolento, essere di quelle persone dedite alle opere di bene qualora se ne abbiano i requisiti finanziari e non vivendo di espedienti e di sovvenzioni dello Stato di Malta perché nulla tenenti o ancor peggio, di espedienti millantando titoli inesistenti in Paesi vicini pur di raccattare quale migliaio di euro per sopravvivere.

Lo stesso dicasi per coloro che desiderano entrare nell’Istituzione della Massoneria, un’Istituzione ancora più antica dei Cavalieri Templari, dove, come anche descritto nella Sacra Bibbia, nel Talmud e nel Corano (Antico Testamento), un architetto al servizio di Re Salomone, mise a disposizione la sua esistenza per erigere un Tempio asservito da liberi muratori (gli antichi scalpellini) ed in seguito la stessa Istituzione si mise a disposizione prima dei Cavalieri Templari per poi in seguito passare al servizio dei vari ordini cavallereschi oggi vanto di Malta.

Le bellissime cattedrali, ma soprattutto le mura dell’antica difesa dei tre castelli di Valletta portano ancora i segni tangibili dei Massoni (lavoratori del masso, della pietra) che parteciparono attivamente nella realizzazione di opere ancora oggi presenti e le cui meraviglie sono vanto dell’isola di Malta.

Ma di tutta questa storia, come sempre, la Santa Romana Chiesa che dovrebbe essere solo pastore di anime e non asservita al vizio, ai soldi, al sottomettere popolazioni cattoliche in quanto non siamo più al tempo in cui il Papa aveva potere di vita e di morte sui suoi sudditi, con ad oggi, le scuse ai cattolici da parte dei Papi che si sono succeduti, ancora esercita una forte e stretta influenza sulla popolazione maltese e su Malta stessa.

I Massoni in Italia, sono legalmente riconosciuti a seguito del rispetto della legge Anselmi, che impedisce a chiunque di operare in segreto ed impone che ogni Massone, associazione Massonica e/o Obbedienza Massonica l’autodenuncia presso la Prefettura, dandone comunicazione al Ministero degli Interni affinché si dia prova della non affiliazione a cosche mafiose, ma di trasparenza e legalità dell’Istituzione stessa nel rispetto delle leggi dello Stato.

Le leggi di tutti gli Stati repubblicani che si dicono democratici, concedono libertà di culto, libertà di parola, libertà di razza affinché nessuno possa sentirsi vittima di persecuzioni e sono tutti Paesi appartenenti fortunatamente all’Europa ed a tante altre prestigiose Nazioni come gli Stati Uniti d’America, l’Australia e così via a parte i Paesi totalitari dove anche il professare una religione diviene oggetto di reato.

I Massoni abbracciano come fratelli i mussulmani, gli ebrei, i cattolici e si inchinano davanti ai tre libri sacri senza costrizione alcuna, ma con spontaneità e cuore sincero al pari dei Cavalieri di Malta, ma pur inchinandosi davanti ai libri sacri, mettono in discussione le imposizioni della Santa Romana Chiesa che compie ancora nel XXI secolo, ingerenze dovute alla negazione delle scoperte archeologiche e scientifiche che ne minano il Nuovo Testamento e non il rispetto del Vecchio Testamento che possiamo ritrovare in tutti e tre i libri sacri delle religioni monoteiste primarie.

Ecco l’unica differenza esistente tra i Cavalieri Ospitalieri di Malta ed i Massoni, i primi accettano le ingerenze della Santa Romana Chiesa ed i Massoni le mettono in discussione democraticamente e liberamente pur rispettando gli insegnamenti dell’Antico Testamento e piegandosi nelle Chiese davanti agli altari segnandosi con la croce davanti alla figura del Cristo, inchinandosi davanti al Talmud e piegandosi in preghiera nel rispetto del Corano.

Oggi vi racconteremo una favola, vicina a ciò che può esser stata la realtà per un piccolo imprenditore che da Massone, mai aveva mancato agli insegnamenti del proprio Credo religioso ed Istituzionale e pensava di vivere ancora nel passato, dove il rispetto ai Cavalieri era cosa ordinaria e soprattutto credere nelle loro parole che sarebbero dovute essere sincere ed uscite da un cuore puro, una favola dei giorni nostri molto attinente ai Cavalieri Ospitalieri di Malta, ai Massoni ed agli intrighi che ospitano le più vili figure presenti in questa favola raccontata in chiave moderna.

Ma ricordiamo, pur sempre una favola di fantasia che non vuol offendere nessuno né infangare l’onorabilità di nessuna Istituzione ed è frutto della libertà di pensiero e libertà di parola, ma pur sempre una favola che potrebbe anche rispecchiarsi con la realtà e la chiave di lettura, ognuno di noi potrà darsela da solo pensando a Malta, Cavalieri e Massoni.

Un giorno, un piccolo imprenditore informatico e Massone che stava iniziando ad affacciarsi all’internazionalizzazione delle imprese, alla registrazione delle imprese all’estero ed era affascinato dal mondo finanziario che poteva aiutare e dare sblocco alle problematiche finanziarie di tante aziende in difficoltà ma con progetti interessanti, entrò in contatto con una persona che si professava Cavaliere e diceva di essere un avvocato e medico in quanto appartenente ad un nobile casato.

I due, iniziarono a sentirsi sempre più spesso ed il piccolo imprenditore iniziò ad aprirsi ed a fidarsi del Cavaliere memore che quest’ultimo, per giuramento, mai avrebbe potuto fargli del male ma che anzi, con la sua spada gli avrebbe potuto offrire protezione in un nuovo mondo di cui il cavaliere gli aveva sempre parlato facendogli vedere un mondo dove la vera libertà e democrazia era prassi comune e che l’isola non era un sogno ma un vero Paradiso Terrestre di giustizia e rispetto reciproco.

Il piccolo imprenditore fece presente al Cavaliere che lui non era ricco ma era un gran lavoratore, stimato da tante persone perché onesto e che si stava avvicinando al mondo finanziario timorosamente per non sbagliare ma, non era nella condizione di lasciare il proprio Paese se non avesse avuto la possibilità di lavorare e sostenersi spostandosi nell’isola dei suoi sogni.

Il Cavaliere, forte dei suoi millantati titoli rivelatasi in seguito tutti falsi, lo fece incontrare con uno che Lui definiva un grande imprenditore di mitili, sì, avete capito bene, un coltivatore di mitili che aveva una grande azienda ed era ricchissimo ed avrebbe voluto poter aprire una società nell’isola paradisiaca facendola gestire da un’ onesta persona di fiducia.

Il Cavaliere convinse il piccolo imprenditore a fidarsi di Lui e gli fece ottenere un contratto onesto che gli avrebbe consentito di vivere normalmente nell’isola e badare agli affari del grande imprenditore di mitili che prima voleva un bar ristorazione ed in seguito cambiò idea e voleva diventare un affermato manager per interposta persona di un bed & breakfast.

Il piccolo imprenditore, si lasciò convincere e lasciò la sua Patria forte di un buon contratto e della parola del grande imprenditore di mitili, che mai si sarebbe dovuto pentire della scelta in quanto il Cavaliere era anche avvocato (fasullo per titolo) della sua grande azienda e nulla avrebbe potuto mettere in pericolo il suo futuro.

Arrivato sull’isola paradisiaca, il piccolo imprenditore iniziò rispettare tutti i punti del contratto sotto il diretto controllo del Cavaliere e di un commercialista che era responsabile del rispetto del contratto e quando iniziò a girare l’isola per mettere in piedi il bed & breakfast si sentì dire che il grande imprenditore di mitili non poteva spendere 800.000 euro per una struttura con concessioni legali ma, che avendo un appartamento in affitto, avrebbe voluto affittare i posti letto e così via affittando altri immobili ma facendo compire a quel punto, un reato al piccolo imprenditore che si rifiutò.

Il povero piccolo imprenditore guardava e sperava nella saggezza del Cavaliere iniziando a dubitare sul chi fosse e, da buon massone, pose delle domande ad altri fratelli Massoni che si nascondevano nell’isola e nel suo Paese di provenienza, scoprendo che il grande imprenditore di mitili non era che un farabutto che si era approfittato della sua buona fede e che vistosi scoperto gli aveva sospeso il pagamento del dovuto trimestrale.

Il Cavaliere che il piccolo imprenditore ammirava, non era altri che un millantatore che si spacciava per nobile ma che di nobile non aveva nulla se non una montagna di bugie, che il Cavaliere non era un avvocato ma che aveva dato 1 (uno) solo esame in giurisprudenza e che non era accreditato a nessun ordine legale né nel Paese della sua provenienza, né nell’isola e nemmeno nei Paesi confinanti, che il Cavaliere aveva mentito anche sulla sua professione di medico in quanto non medico ma bensì era stato infermiere in una clinica dell’isola in tempi passati e che si era licenziato dicendo di volersi arricchire con affari poi risultati immaginari o di poco conto e che viveva facendosi pagare per fasulle consulenze grazie alle false referenze che dava nel Paese di provenienza del piccolo imprenditore.

Il piccolo imprenditore si sentì morire ed ebbe un nuovo piccolo infarto, dove tra le lacrime e pregando da buon cattolico, disse alla moglie di riportarlo al suo Paese perché era là che voleva morire, già, perché nel passato ne aveva avuti tre di grande importanza che lo avevano portato quasi a lasciare i suoi cari per raggiungere il Padre Eterno.

Le scoperte che aveva fatto lo avevano distrutto ed aveva paura per la sopravvivenza della propria famiglia e dei propri figli, li aveva portati nell’isola e si domandava come avrebbe potuto vivere visto che per essere persona di parola aveva chiuso tutti i vecchi contratti per onorare quello con il grande imprenditore di mitili.

Piangeva nel silenzio della notte, si sentiva morire per la sorte che avrebbe potuto toccare i suoi figli e la sua moglie e ciliegina sulla torta, un bel giorno, il piccolo imprenditore, al telefono con il grande imprenditore di mitili, che regalava soldi senza motivo alcuno al Cavaliere, gli disse che il Cavaliere non era chi diceva di essere e che non era un “c….o” di nobile ma un millantatore e che avrebbe fatto bene dal guardarsene anche Lui e soprattutto, essere sincero con la propria consorte e confessargli tutte le elargizioni fatte.

Il piccolo imprenditore non aveva ancora compreso che il grande imprenditore di mitili era in combutta con il Cavaliere e che in seguito lo avrebbe ricattato con più di una email e messaggi whatsapp, scrivendogli di aver registrato la telefonata e tentato un’estorsione dicendo che il Cavaliere, suo avvocato, gli aveva detto che l’azienda del piccolo imprenditore che pagava regolarmente le tasse alla corona britannica era fasulla e che voleva dei soldi.

Il piccolo imprenditore, si vedeva accerchiato da una banda di delinquenti e dato che non aveva pagato l’estorsione, si sentì dire da un fratello in sonno Massone e presentatosi come Governativo, che il Cavaliere era andato da lui dicendogli che il povero piccolo imprenditore aveva tentato e fatto riciclaggio e che era in condizioni di rovinarlo se fosse stato vero.

Il piccolo imprenditore consegnò tutte le carte della sua azienda britannica e tutta la sua corrispondenza email, nonché tutte le conversazioni whatsapp avute con il Cavaliere e con il grande imprenditore di mitili, consegnò tutti i suoi estratti conto personali ed aziendali per dimostrare che lui era un uomo di buoni costumi, una persona onesta che cercava di lavorare onestamente nel rispetto di tutte le leggi internazionali.

Il Governativo o colui che pensava ancora esserlo, dopo i dovuti accertamenti e dopo aver visto che il piccolo imprenditore era un uomo onesto e che glielo aveva prontamente dimostrato nel giro di dieci minuti consegnandogli tutto per email, quando sentì il piccolo imprenditore richiedere giustizia perché era stato ingiustamente accusato di un grave reato mai compiuto, rispose semplicemente che lui voleva starne fuori e che non voleva esserne coinvolto…..un vero vigliacco, altro che fratello massone in sonno.

Il Cavaliere, minacciò il piccolo imprenditore due giorni dopo, dicendogli che gli avrebbe portato addirittura la polizia vaticana oltre che la polizia dell’isola a casa sua, ma il piccolo imprenditore che non aveva nulla da nascondere perché nel frattempo aveva già avvertito i suoi avvocati nel suo Paese ed i fratelli massoni dell’isola che sono costretti a nascondersi per paura di ritorsioni degli organi religiosi e governativi ed i fratelli massoni del suo Paese di provenienza e della Gran Bretagna dove il vertice della massoneria è il più importante personaggio mondiale, non scese a compromessi e non si interessò alle minacce del Cavaliere.

A quel punto, si rivolse al superiore dei Cavalieri chiedendo di essere messo davanti al tribunale Massonico in congiunzione con il tribunale dei Cavalieri per avere giustizia, ma, dato che il Cavaliere si era creato ad arte un falso ordine cavalleresco nel Paese di provenienza del piccolo imprenditore, con l’ausilio di un ex Senatore dello Stato del piccolo imprenditore, il superiore dei Cavalieri gli disse che nulla era in suo potere se non dargli appoggio morale come si deve ad un fratello che ha subito così tanti torti.

Il piccolo imprenditore, per mettere in salvo la sua famiglia più che sé stesso, e temendo per l’incolumità dei propri cari, dato che il Cavaliere aveva anche radici profonde in un isola del Paese di provenienza del piccolo imprenditore ma dove la mafia l’ha sempre fatta da padrone, decise di tornare subito nel suo Paese mettendosi a disposizione delle sue autorità competenti e parlando con un rappresentante del suo Stato.

Il piccolo imprenditore non cedette mai ai ricatti, alle estorsioni, ai tentativi di intimidazione mafiosa che aveva subito nell’isola ma al rientro nel proprio Paese, ricominciò a piccoli passi nella lenta ripresa lui e la sua famiglia rivolgendosi alle autorità che investigando, avrebbero poi trovato un incidente diplomatico nei suoi racconti e soprattutto comprovato quanto lui aveva raccontato.

Il Cavaliere, il grande imprenditore di mitili, pensavano che tutto si fosse risolto con il silenzio del piccolo imprenditore che invece, stava richiedendo anche allo Stato Britannico, un’investigazione sul ricatto e tentata estorsione perpetrata ai suoi danni in quanto Director di un’azienda inglese.

Peccato solo che il commercialista e superiore del Cavaliere, dapprima aveva ascoltato e confortato il fratello come fanno i veri cavalieri, poi, non si comprende per quale motivo, aveva iniziato ad allontanarsi per poi scomparire nel nulla con il rammarico ed il dispiacere del piccolo imprenditore.

E come si direbbe in questi casi: “fatti salvi ogni diritto e / o azione, God Save the Queen” e…….attenti, potrebbe essere una bella favola da raccontare ad altri imprenditori, altri poveracci che sono caduti vittime di questi personaggi che hanno avuto nell’immaginazione, avuto a che fare con Malta, Cavalieri e Massoni ed ai giornali dei due Paesi per metterli nella condizione di agire secondo le leggi in cui il piccolo imprenditore ha sempre creduto ma soprattutto nelle rispettive ambasciate perchè facciano giustizia.

Questa favola non ha ancora avuto un esito negativo, né un epilogo positivo, ma il finale è ancora tutto da scrivere e soprattutto, vorremmo ricordare ai Massoni chi è a capo della massoneria in Gran Bretagna e che nessuno può essere al di sopra delle leggi di uno Stato di diritto o deve essere costretto a nascondersi perchè Massone.

Speriamo solo che questa venga compresa come favola e che nessuno debba mai fare la triste fine della giornalista Daphne Caruana Galizia come avevano lasciato intendere al piccolo imprenditore.

Noi, ricordando sempre che questa è una favola e quindi espressione di fantasia, siamo a ricordare a tutti che “Ogni riferimento a persone e luoghi esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale” e nulla può essere legato a Malta, Cavalieri e Massoni

ADT  Londra 25 gennaio 2020Malta, Cavalieri e Massoni - Cavaliere - Imprenditore - Massone - World News

Perdita del lavoro

Perdita del Lavoro - Lavoro - Italia - World NewsPerdita del lavoro, un serio problema sociale che sta attraversando l’Europa ma soprattutto un’Italia messa in ginocchio da un passato democristiano che ha saputo solo indebitare questo Paese per le prossime generazioni e che ha portato con i nuovi Governi solo ad essere più sola, chiusa nelle sue miserie e nelle sue tristezze nascoste al mondo e di cui nessuno se ne occupa  Work - Lavoro - Perdita del lavoro - World News - Loss of work - News

Perdita del lavoro per tanti in quest’ultimo decennio è equivalso allo sfacelo dell’Italia, aziende che dalla sera alla mattina chiudevano i battenti lasciando gli operai ed i dirigenti in mezzo ad una strada, spesso con il problema di arrivare al mese dopo e molto spesso con famiglie a carico di cui il padre che si sarebbe dovuto preoccupare non sapeva quali soluzioni potevano esistere nel suo futuro.

Più passavano i giorni e più l’ex occupato cercava di ritirarsi su continuando a perdere ogni battaglia contro il proprio futuro, dovendo adattarsi agli stenti e cercando di non farli vivere alla propria famiglia, ai propri figli.

Curriculum Vitae di tutto rispetto, di persone che avevano dedicato la propria esistenza al lavoro comprendendo che solo quello avrebbe potuto fare la propria felicità, perdevano ogni senso ed uno si rendeva conto che quanto aveva cercato faticosamente di costruire per il suo futuro e quello della propria famiglia si era sbriciolato come un cemento mal fatto e si accorgeva che tutta la sua esperienza lavorativa non contava più nulla a causa dell’unica cosa alla quale aveva da sempre tenuto e che l’aveva tradito: “il lavoro”.

Uomini che nel silenzio, appartati in un giardino o in riva al mare dove nessuno li poteva notare passando inosservati a tutti, avevano lo sguardo perso nel nulla, non osservavano più nulla ed erano reclusi nella propria sofferenza, persone che avevano contato, che avevano avuto il potere tra le mani e che lo avevano anche ben gestito con equità e comprensione, si ritrovavano svuotati dentro, mettevano in dubbio le proprie capacità e le proprie scelte, prendevano coscienza che la perdita del lavoro, l’unica cosa alla quale tenevano veramente li aveva distrutti tradendo tutti i loro sogni e le loro speranze.

Si parla tanto di operai, ma non si parla mai di dirigenti che hanno messo tutto se stessi in gioco per aziende non proprie e molto spesso per aziende anche di proprietà, ritrovandosi dopo tanta fatica con un pugno di mosche in mano, spesso con mutui da pagare, con bollette che si accumulano o con affitti che mai si riusciranno a saldare, ma di questo nessuno ne vuole parlare o quando lo si fa, già si hanno risposte di psicologi belle e preconfezionate che non servono assolutamente a niente.

La perdita del lavoro è la perdita della propria dignità, il piombare nel silenzio e nell’accettazione, il doversi appoggiare a qualcuno per risolvere il domani, il dover cancellare dai propri curriculum vitae le proprie esperienze perché forse si ha la speranza di poter ripartire dal basso ma……solo speranza e nulla più.

Lacrime amare che rigano silenziosamente il viso di tante persone, dettate da pensieri passati, dalle tante vittorie e tanti sacrifici in nome di quell’azienda per la quale si viveva e nella quale si credeva, scelte a volte sbagliate che hanno portato anche imprenditori a vedersi cambiare la vita, a perdere il lavoro anch’essi, lacrime nel silenzio della notte dove nessuno può osservarci, che creano un groppo alla gola ma che devono sparire velocemente per nascondere il tutto alla propria famiglia e non fargli perdere la speranza, lacrime nascoste alle mogli, ai figli, ai familiari ed al mondo intero, che scendono lungo tanti visi invecchiati dal tempo.

Questa è la vera situazione italiana di cui i vari Governi se ne fregano pensando solo alle loro leggi elettorali, ai loro piccoli scandali, alle loro piccolezze che per chi si trova nella situazione della perdita del lavoro non gli agevola un domani ma lo fa sentire ancora più fuori da una società che alla fine l’ha rifiutato e l’ha emarginato.

Un’Italia che nasconde quanto dolore nella vita di tanti italiani, dolore ben occultato da falsi sorrisi e da tante frasi di circostanza, dolore nascosto agli altri rifugiandosi in casa e cercando soluzioni.

Ci si chiede spesso come mai si risolveva tutto a tutti, si trovavano le soluzioni più impossibili risultate poi positive per gli altri e con la perdita del lavoro non si riesce a trovare una soluzione per se stessi ?

Con la perdita del lavoro non si ha più scampo, si guarda alla propria età e ci si rende conto che proprio quella che dovrebbe essere la forza dell’esperienza diventa un muro invalicabile e come dicono gli americani: “you are fired”, sei bruciato e difficilmente riuscirai a rialzarti.

Con la perdita del lavoro, lentamente l’individuo non se ne rende quasi conto ma il tempo sembra scorrere più velocemente ed anche le forze fisiche e psicologiche della persona vanno lentamente a perdersi, si perde ogni energia di continuare a combattere contro una vita che ti ha portato ad una situazione di stenti e questo fa ancora più male.

Capita di incontrare persone che si ricordano di ciò che quell’uomo ha fatto, di come era coscienzioso e responsabile ma che alla fine, anche lui è rimasto vittima della perdita del lavoro ed a volte anche per una sola scelta sbagliata che l’ha ridotto in uno stato di inerzia, un restart che non arriva e che forse non arriverà più.

In Italia, ma in qualsiasi parte del mondo, chi perde il lavoro si sente responsabile verso la propria famiglia e si pone mille domande dove la prima è: “dove ho sbagliato”, e ci si domanda chi potrà supportarci quando già si sa che gli altri si sono dimenticati dell’aiuto che nel passato potete avergli dato e si precipita in uno stato di stress generale.

Non si tratta di perdita di illusione, ma dell’aver preso atto della realtà che ancora una volta ha dato un sonoro schiaffo in faccia all’ex lavoratore facendogli perdere la stima in sé stesso e di sentirsi rifiutato dalla società.

Questa è la vera situazione italiana che in tanti nascondono perché scomoda, parlano di aumento della povertà, altri poveri illusi che vanno in giro a dire di averla eliminata, non pensando che non è con l’elemosina di Stato che si può risolvere questa piaga sociale in quanto tutto ciò che chiede quella persona è solo un’altra possibilità, il potersi riaccreditare nella società, il poter ripartire e ridare speranza per il futuro alla propria famiglia, ecco cosa chiede chi ha subito la perdita del lavoro.

Quanti imprenditori, dirigenti ma anche semplici operai sono arrivati a divenire alcolisti, consumatori di droghe fino ad arrivare al suicidio a causa della perdita del lavoro in Italia ?

In Italia ormai hanno terminato di tenerne il conto ed addirittura si è arrivati a richiedere alla stampa di tenere nascoste queste informazioni, il mondo non deve sapere, i partner europei non devono sapere in quanto si potrebbe perdere di credibilità, ma di quale credibilità vanno parlando i politici italiani ?

Pensano che gli altri partner vivano nell’isola che non c’e’ o pensano che le migliaia di famiglie che si sono ritrovate con mariti, mogli, padri e madri che hanno perso il lavoro possano ancora avere credibilità in loro ?

Questa è l’Italia, questo è un Paese ormai dilaniato e distrutto, ridotto al pari di un Paese del terzo mondo dove uno Stato canaglia ha dovuto erigere solo muri e tasse intorno a lui per sopravvivere.

Con la perdita del lavoro in Italia si arriva solo ad una semplice deduzione che ci porta in una triste realtà: “l’individuo ha perso contro il futuro e si arrende” in un’Italia che lo lascia ai suoi margini sociali.

ADT – Rome 16 January 2020
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Ambasciatore britannico arrestato

Ambasciatore britannico Macaire in Iran , sarebbe stato arrestato durante le proteste avvenute sabato a Teheran contro il regime per poi essere rilasciato qualche ora dopo

Ambasciatore britannico Macaire arrestato in Iran - World News

Ambasciatore britannico Macaire arrestato in Iran dove tutti sappiamo come il corpo diplomatico sia da sempre inviolabile per qualsiasi Stato, ed invece stato violato con un fermo di polizia dando luogo a vive proteste del Ministro degli Esteri britannico Raab che ha definito l’arresto un’aperta violazione del diritto internazionale.

Tutto sarebbe scaturito dal fatto che l’ambasciatore britannico durante una manifestazione di protesta di cittadini iraniani, avrebbe fomentato ed istigato tale protesta con conseguente arresto da parte delle forze dell’ordine iraniane.

Solo il provvidenziale intervento del Ministero degli Esteri iraniano ha scongiurato un ben più grave incidente diplomatico, rimane comunque il fatto che l’ambasciatore Macaire verrà comunque convocato per ulteriori accertamenti ed indagini che ovviamente dovranno aver luogo.

L’ambasciatore britannico Macaire è stato richiamato dal Ministero degli Esteri iraniano per il suo comportamento al di fuori dei canoni diplomatici e per il suo comportamento irresponsabile ed inappropriato, facendosi coinvolgere dalle proteste in solidarietà delle vittime dell’aereo ucraino abbattuto involontariamente dalle difese aeree iraniane del regime.

La ferma dedizione al ruolo diplomatico dell’ambasciatore britannico ha fatto sì che confermasse la sua estraneità a tutte le imputazioni a suo carico ma confermando la sua presenza per una veglia dedicata alle vittime della tragedia.

La convenzione di Vienna che obbliga tutti gli Stati mondiali al rispetto di un corpo diplomatico, ha fatto sì che l’Unione Europea esprimesse preoccupazione, con l’intervento del alto rappresentante per gli affari esteri Borrell.

Non poteva mancare il tweet del Presidente degli Stati Uniti d’America, Trump, che ha ricordato ai leader iraniani di non uccidere i manifestanti in quanto già troppo sangue è scorso tra i loro connazionali e che il mondo ha gli occhi puntati sugli accadimenti di quest’ultimo periodo.

Forse il proseguo americano di ergersi paladino della democrazia da un lato per poi agire con la C.I.A. e creare personaggi mostruosi come l’ex leader di Al Qaeda e dell’Isis non è molto coerente.

ADT – Rome 12 January 2020
Ambasciatore britannico Macaire arrestato in Iran - World News

Libia al cessate il fuoco

Libia al cessate il fuoco, è così che la de-escalation sta prendendo rapidamente corso dalla mezzanotte del 12 gennaio 2020 grazie all’intervento diplomatico ma, non troppo, della Turchia e della Russia

Libia al cessate il fuoco - World News

Libia al cessate il fuoco raggiunto con la presa di posizione del generale Haftar ed il Presidente Sarraj che hanno finalmente compreso come la guerra fratricida che si stava scatenando e che lentamente stava logorando con inutili sofferenze, morte e distruzione la già tanto martoriata Libia, deve trovare una tregua e che diplomaticamente bisogna trovare un punto d’incontro.

C’è voluto l’intervento della Turchia e della Russia per riportare la Libia al cessate il fuoco ed un po’ di ragione e buon senso tra i due contendenti, in quanto l’Italia con il suo Governo ed un timido Ministro degli Esteri, è riuscita solo a parlare di una regia mediterranea che avrebbe fatto da interlocutore primario senza mai portare positivamente nulla che potesse dar luogo ad una tregua e nemmeno consentire alle parti di venire a più miti consigli.

Altresì, la Turchia che stava già spostando le sue truppe e rifornendo il legittimo governo del Presidente Sarraj e la Russia, forte dell’aver annientato l’Isis colpendola ripetutamente nei punti strategici , sono riuscite a consentire un po’ di pace e silenziare momentaneamente le armi delle due fazioni portando la Libia al cessate il fuoco.

Forse l’incontro del generale Haftar con il Premier italiano può aver rimesso l’Italia in gioco perché i contendenti sarebbero pronti ad un vertice trilaterale con la Turchia, la Russia e l’Italia che, come sempre, speriamo non utilizzi solo le parole ma metta in campo dei fatti concreti necessari per la stabilizzazione libica.

Il Governo Al Sarraj lamenta delle piccole violazioni operate da miliziani del generale Haftar, ma questo è anche giustificabile dal fatto che molte delle milizie del generale sono composte da bande di mercenari difficili anche per lui da gestire e resta comunque la volontà di entrambi di portare la Libia al cessate il fuoco.

Piccole scaramucce sulle quali al momento tutte le parti preferiscono soprassedere in vista di un accordo, forse un po’ forzato, di pace e che si spera divenga duraturo anche se con la contrarietà della Francia che da tutto questo aveva da guadagnarci petrolio avendo appoggiato da sempre il generale Haftar.

L’ONU è stata finalmente chiamata in causa e le parti invitate sotto l’egida di quest’organizzazione a pervenire ad una tregua duratura in attesa della Conferenza di Berlino che dovrebbe portare ad una pace duratura.

Dal canto suo, anche la Lega Araba, grande assente da molto tempo, ha fatto finalmente sentire la sua voce con un comunicato che ha emanato accogliendo con favore l’aver portato la Libia al cessate il fuoco.

ADT – Rome 12 January 2020
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Malta Primo Ministro Robert Abela

Malta, Primo Ministro Robert Abela, con grande sorpresa della popolazione è stato eletto anche Segretario del Partito Laburista in successione all’ormai ex premier Joseph Muscat che ha portato economicamente l’arcipelago fuori da acque finanziarie pericolose come avvenuto per il Portogallo e la Spagna, rendendo l’isola un posto dove vivere discretamente bene

Malta Primo Ministro Robert Abela - Joseph Muscat - Premier

Malta, Primo Ministro Robert Abela, un personaggio che, apparentemente, è sempre stato lontano dalle scene politiche svolgendo l’attività di avvocato, quindi potremmo dire, un membro stimato della società maltese che ha dato lustro alla legalità dell’arcipelago ha sostituito alla guida del proprio Paese Joseph Muscat.

Il premier Joseph Muscat, da molto tempo, diceva di voler lasciare l’incarico politico assunto perché stanco della vita pesante a cui qualsiasi politico del mondo viene sottoposto quando ha la responsabilità di uno Stato, specialmente dopo averlo traghettato da una situazione finanziaria disastrosa ad una realtà economica molto attraente.

Malta, per quanto il suo territorio sia piccolo, è cresciuta molto proprio grazie agli sforzi che persone come Joseph Muscat hanno fatto svolgendo il loro lavoro con dedizione ed abnegazione nell’interesse di tutta la popolazione maltese e che sicuramente verrà portato avanti dal Primo Ministro Robert Abela.

L’indomita guerra politica interna allo Stato maltese, tra Laburisti e Nazionalisti, ha fatto sì che l’isola potesse godere del lavoro di quanti coloro hanno presieduto gli scranni del governo, non utilizzando le poltrone comode come avviene in altre nazioni.

Malta, Primo Ministro Robert Abela sicuramente proseguirà con abnegazione e sacrificio per il bene della comunità, proseguendo sula chiave che ha determinato il cambio di rotta nelle politiche finanziarie maltesi portandole tra le più avanzate e dal peso importante nell’Unione Europea.

Le dichiarazioni del nuovo Premier maltese rilasciate il 6 dicembre del 2019, disse che non si sarebbe mai candidato a guidare un Governo che non rispecchiava le sue convinzioni, lo avranno fatto riflettere quando l’ex Premier Joseph Muscat ha fatto un passo indietro, e sicuramente avrà pensato al bene comune ed all’amor di Patria.

Queste, noi tutti sappiamo sono cose che accadono in ogni Stato mondiale e che è lecito il ripensamento decidendo di mettersi in gioco per il proprio Paese.

Gli incontri che sono avvenuti a livello istituzionale presso la Camera di Commercio maltese ed in altri ambiti, pur cercando di rimanere all’ombra dei gossip giornalistici, hanno dimostrato un cambio di passo nell’amministrazione maltese pur mantenendo una chiara continuità con le scelte finora portate avanti dal precedente Governo Muscat.

La notizia ha creato piacere nelle camere parlamentari europee e soprattutto in quella britannica che segue da tempo l’evoluzione di una sua ex colonia, avendo piacere che la libertà e la democrazia, stiano portando Malta a primeggiare in Europa.

Speriamo solo che il Premier Robert Abela, inizi anche a dare una bella ripulita all’arcipelago dai tanti faccendieri e millantatori che ne minano l’economia mettendosi soldi in tasca all’estero e piangendo povertà a Malta non dando certamente lustro allo Stato, e che soprattutto, abbassi il costo degli affitti per rendere la vita più facile anche agli operai che sono la spina dorsale dell’economia maltese, consentendo inoltre l’aumento dei salari che sono i più bassi d’Europa e rasentano la povertà per chi vive in questa meravigliosa isola: Malta.

ADT – Rome 12 January 2020
Malta Primo Ministro Robert Abela - World News

Boeing 737 abbattuto da Teheran

Boeing 737 abbattuto dalle difese di Teheran, l’ammissione volontaria dopo i primi accertamenti pretesi soprattutto dal Governo in carica iraniano per l’abbattimento dell’aereo della compagnia ucraina

Boeing 737 abbattuto da Teheran - World News

Boeing 737 abbattuto dalle difese di Teheran dove in molti hanno compreso che c’è stato un errore umano dovuto alla concitazione del momento.

Non è stato necessario gettare la maschera per ammettere che il Boeing 737 fosse stato abbattuto dalle difese anti aeree dello Stato iraniano per fare chiarezza su quanto accaduto.

Lo stesso Governo iraniano in una dichiarazione pubblica tenuta sulla televisione di Stato, ha ammesso che quattro notti fa, la difesa contro aerea iraniana, dopo aver effettuato l’interrogazione IFF del velivolo, non ha interpretato correttamente la risposta fornita dal radar.

Il pensiero di una reazione americana ha causato il lancio il missile che ha abbattuto il velivolo con il suo carico umano di 176 persone facendolo precipitare nei pressi dell’aereoporto internazionale Imam Khomeini mettendo in scacco il Boeing 737 abbattuto da Teheran.

C’è da dire anche che le contro misure prese dalle altre compagnie di evitare i cieli iraniani in questo periodo caldo, siano più che giustificate in quanto non per volontarietà ma per errore, quanto accaduto potrebbe ripetersi.

Il Governo iraniano ha voluto approfondire soprattutto dopo aver visionato un filmato di circa 20 secondi, ripreso con un cellulare da un cittadino iraniano, dove si comprendeva cosa potesse essere accaduto, costringendo le forze militari ad ammettere il loro errore senza troppe scuse.

Quella notte nei cieli dell’Iran era guerra aperta al futuribile nemico americano, una rivendicazione per l’uccisione considerata vile, di un generale iraniano, portata a termine con un missile lanciato da un drone statunitense nei pressi dell’aereoporto internazionale dell’Iraq e colpendo l’autovettura che trasportava il militare e la sua scorta che ha causato come ritorsione la caduta di un Boeing 737 abbattuto da Teheran.

Gli americani che si sono erti paladini del mondo, hanno da molto tempo il vizio di provocare gli altri Paesi con operazioni poco aperte, che lasciano molti dubbi e l’amaro in bocca a chi vorrebbe risolvere le questioni sui tavoli diplomatici che dovrebbero essere la norma per l’intero genere umano se non intende scomparire velocemente.

Forse, a volte, qualche sanzione l’ONU dovrebbe impartirla agli Stati Uniti per fargli comprendere che non sono le armi che devono parlare.

La forza della diplomazia e della ragione ed il Vietnam che ha causato tante sofferenze sia al popolo americano che al popolo vietnamita ha dimostrato come la guerra sia inutile e deleteria.

In molti non hanno ancora aperto le menti ed i tanti guerrafondai che pensano di risolvere tutto mettendo le operazioni nelle mani dei generali anziché degli ambasciatori hanno causato non volendo che il Boeing 737 abbattuto da Teheran causasse tante vittime.

Siamo tutti coscienti che molte Organizzazioni non se la sentono di sanzionare chi li foraggia economicamente a colpi di milioni di dollari per il loro mantenimento, anche se contrariati dall’atteggiamento tenuto da quest’ultima amministrazione americana.

Il Boeing 737 abbattuto dalle difese di Teheran è uno di quei casi che lascia l’amaro in bocca e soprattutto fa pensare ai familiari delle vittime ed a tante vite stroncate miseramente ma soprattutto inutilmente.

Le conseguenze sul piano internazionale sicuramente ci saranno perché nella sciagura aerea, sono stati coinvolti cittadini di nazioni estranee a quanto stava accadendo e comunque anche perché il missile ha colpito un aereo civile e quindi privo di difese.

Non si può comunque puntare il dito completamente contro l’amministrazione iraniana, in quanto ciò che è malauguratamente accaduto è stata una reazione alla crisi scatenata dal Governo Americano e dalla sua arroganza militare.

Il Governo di Teheran ha inviato immediatamente un messaggio di condoglianze alle famiglie delle vittime, ed ha garantito che nulla verrà lasciato né impunito e nemmeno lasciato al caso ma chi ha sbagliato pagherà duramente in quanto l’azione deplorevole non avrebbe mai dovuto avere corso.

Il Presidente iraniano Hassan Rohani, profondamente addolorato per il Boeing 737 abbattuto da Teheran e dalle sue difese missilistiche ha garantito che le indagini proseguiranno e nessuno rimarrà impunito perché non si trattava di un Jet militare.

Speriamo solo che l’escalation non prosegua e che le diplomazie parlino con una sola voce per riportare la serenità in un Medio Oriente ormai infiammato da troppo tempo.

ADT – Rome 11 January 2020

Libia ad una pace lontana - World News

Libia ad una pace lontana

Libia ad una pace lontana dove a seguito dell’incontro avvenuto in Italia con il Primo Ministro Conte che poteva dare l’apparenza di una svolta di pace, a poche ore di distanza il generale Khalifa Belqasim Haftar proclamatosi autonomamente presidente della Cirenaica, ha respinto con forza la proposta per un cessate il fuoco portata avanti anche da Russia e Turchia congiuntamente.

Libia ad una pace lontana

Libia ad una pace lontana, una frase che non avremmo voluto sentire in quanto stà infiammando il medio oriente forse in modo peggiore di quanto abbiamo avuto modo di osservare in Siria, un Paese portato alla distruzione economico finanziaria e soprattutto colma delle barbarie perpetrate sulla vita di coloro che ancora ci vivono.

L’ONU precedentemente, con la firma della maggior parte dei Paesi che ne fanno parte, aveva accettato e votato la nomina del presidente Al Sarraj per condurre fuori dall’abisso in cui l’aveva trascinata la Francia con l’appoggio di altri Stati europei il proprio Paese, consentendogli di dare alla Libia un governo transitorio.

Ma la brama di potere che come sempre ha portato nuovamente la Libia ad una pace lontana tentando l’essere umano, ha fatto in modo che un generale comandante delle truppe dell’ex Colonnello Mu’ammar Gheddafi potesse prendere il controllo dei un’area maggioritaria del territorio libico.

Non dimentichiamo che nel 1987 durante la guerra contro il Ciad, il generale Kalif Haftar cadde prigioniero ed avendo riunito un piccolo esercito di 2000 prigionieri libici con l’aiuto degli americani in cambio del rovesciamento del regime libico, riuscì nell’impresa guadagnandosi addirittura la cittadinanza U.S.A. sicuramente con l’appoggio della C.I.A. e dell’allora presidente statunitense, ma questo è tutto da provare.

Rimane il fatto che la Francia aprì un conflitto in piena regola con la Libia, trascinò gli altri Paesi europei nel conflitto per motivi legati ad accordi sul petrolio, soprattutto a discapito dell’Italia che aveva iniziato a godere di prezzi di gran lunga inferiori sul greggio e che con un’abile manovra politica di amicizia con il suo Premier, aveva ottenuto trattamenti di favore ed accordi di cooperazione bilaterali interessanti.

La Russia e la Turchia, interessate non tanto dal territorio desertico libico, non tanto dalla povertà nella quale già da tanto tempo è piombato il popolo libico, si sono fatte avanti con un’interessante proposta di pacificazione, interessate soprattutto alla stabilizzazione della regione per evitare l’allargamento di un ulteriore escalation verso la Siria che è al confine con la Turchia.

Purtroppo la Libia è ad una pace lontana si emargina ulteriormente con il rifiutato perpetrato da un’esercito di mercenari messo insieme dal generale della Cirenaica che martoriando e conquistando giorno dopo giorno la strada verso Tripoli trucida barbaramente l’esercito regolare e soprattutto colpisce civili innocenti che vivono in quel perimetro.

Inutile è stato lo sforzo operata dal ministro degli Esteri italiano che con la sua scarsa esperienza non è riuscito ad operare una moral suation tale da indurre le parti in conflitto a ragionare intorno ad un tavolo portando la Libia ad una pace lontana, consentendo l’incremento migratorio clandestino verso gli italici confini tutto a dimostrazione di un’Europa frastagliata e divisa ancora su molti punti importanti.

ADT – Rome 10 January 2020

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Aereo ucraino abbattuto in Iran

Aereo ucraino abbattuto in Iran poco dopo l’apertura delle ostilità iniziate con la morte del generale iraniano Soleimani a causa di un missile partito da un drone americano si teme un’escalation globale dettata dai fondamentalisti islamici che potrebbero continuare a soffiare venti di guerra.

Aereo ucraino abbattuto in Iran

Aereo ucraino abbattuto in Iran proprio nel corso della rappresaglia iraniana contro agli U.S.A. con il lancio di missili nelle nottate seguenti il sanguinoso eccidio, hanno rischiato di scatenare un incidente su più larga scala, in quanto proprio nelle stesse ore un aereo dell’Ukraine International Airlines partito dall’aeroporto di Teheran precipitava causando la morte di 176 persone.

Inizialmente il governo di Teheran lasciava intendere che il problema fosse stato causato dall’esplosione di un motore che poteva aver coinvolto la struttura dell’aeromobile.

Dopo qualche giorno, dato che nell’incidente erano state colpite altre nazioni estranee ai problemi insorti con gli U.S.A., l’intelligence canadese acquisiva numerose prove che l’abbattimento fosse stato causato erroneamente da un missile fuori controllo e la stessa conferma arrivava dal premier britannico Boris Johnson.

Sicuramente non c’era intenzionalità nell’abbattimento di un velivolo civile partito tra l’altro proprio dalla capitale iraniana, ma resta il fatto che molte vittime ci sono state e senza ombra di dubbio peseranno sulle coscienze degli appartenenti al governo in carica a Teheran.

Il Canada, la Svezia e l’Ucraina, sono stati invitati, perché con connazionali coinvolti, dall’aviazione civile iraniana a presiedere alle ricerche tecniche per appurare che l’aereo ucraino abbattuto in Iran  potesse essere stato coinvolto in un incidente strutturale e non a quanto stava accadendo militarmente e che l’aeromobile durante la sua manovra di decollo, avesse addirittura tentato il ritorno presso l’aeroporto senza successo, proprio a causa di un problema tecnico.

C’e’ da dire che è difficile prendere per buone le informazioni di intelligence americane che sostengono anche loro che l’abbattimento, seppur involontario, sia avvenuto per cause scatenate dalla rappresaglia iraniana.

I cieli iraniani, per le aviazioni civili degli Stati internazionali sono al momento off limits perché il governo di Teheran si è rifiutato di consegnare alla Boeing le due scatole nere recuperate tra i rottami e questo è già un primo velo che viene messo su una presunta strage per coprire probabilmente il fatto che l’aereo ucraino abbattuto in Iran sia stato coinvolto in un incidente militare e che non sia caduto per danni alla struttura causati da un’avaria.

Tutto è ancora avvolto nel mistero, e come tante altre tragedie rimaste segrete al pubblico, nulla potrà trapelare se non verranno consegnate le scatole nere che potrebbero provare l’estraneità dell’incidente con l’attacco missilistico che era in corso in quelle ore.

L’ambasciata di Kiev a Teheran, a caldo aveva parlato di un incendio di entità importante ad un motore per poi ritrattare tutto poche ore dopo e rimandare le conclusioni ad indagini più meticolose per appurare le cause che possano aver dato luogo alla tragedia che si è consumata nei cieli iraniani con l’aereo ucraino abbattuto in Iran.

Un qualcosa di simile accadde con l’incidente che avvenne ad Ustica (IT), laddove un DC9 dell’ Itavia precipitò portando con sé nel mortale impatto tutto il suo carico umano che dopo più di 20 anni si scontra ancora con un muro di gomma e la verità ancora oggi rimane offuscata e piena di interrogativi.

ADT – Rome 10 January 2020

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Qatar 2022 ritorno alla schiavitù

Qatar 2022 ritorno alla schiavitù - Welcome Qatar - welcomeqatar - World NewsQatar 2022 o dovremmo dire Welcome Qatar, ma non nella preistoria, ma in un’era moderna che dovrebbe portarci in un Paese civile del 21° secolo per i prossimi mondiali di calcio annunciati con tanto clamore dalla FIFA   Qatar 2022 return to slavery - Welcome Qatar

Qatar 2022 ritorno alla schiavitù o è meglio mettere in risalto che l’Emiro qatariano si stia adoperando per dar luce alle bellezze del proprio regno, da sempre in rapporti problematici con lo stato di Israele ma soprattutto con gli Emirati Arabi Uniti e ascoltando un coro di “Welcome Qatar” ?

Il regno qatariano ricevendo una bella lucidata ha dato forse al suo Emiro la possibilità di portare denaro fresco nelle proprie casse ?

L’emirato non ha necessità di altro denaro se non quello che ogni Stato utilizza finanziariamente per sostenersi, diciamo che altri Stati che si sentono superiori e si dicono democratici e liberali avrebbero voluto essere loro ad ospitare l’evento calcistico per guadagnare.

L’Emiro ha approfittato dell’ occasione che gli si è presentata con i mondiali di calcio Qatar 2022 ?

Come è stato nel passato per altri Stati, l’evento calcistico dei mondiali è di un importanza strategica per far conoscere le loro bellezze e sicuramente nessuno nasconde che questa sia stata una buona occasione per far conoscere il moderno Stato del Qatar.

Molti giornali, ma soprattutto molti articoli online dicono che di polvere sotto il tappeto Qatar 2022 ne ha molta ancora prima di cominciare, ed è polvere purtroppo, ottenuta con la messa in schiavitù dei lavoratori del Nepal e del Bangladesh, ma tutto ciò non corrisponde al vero in quanto come al solito di fake news il mondo della rete ne è pieno.

Queste informazioni possono essere facilmente smentite anche se i maggiori quotidiani di alcuni Stati europei stanno cercando di far passare la notizia in sordina, contrariamente a quanto denunciato da Amnesty International che vuole dimostrare con prove schiaccianti gli abusi perpetrati sulla pelle degli operai utilizzati al limite della schiavitù ed impegnati nella costruzione degli impianti sportivi.

Qatar 2022 nasce all’ombra di notizie che dovrebbero sconvolgere la società civile ma come è possibile smentire che solo nel passato sono avvenute queste cose quando poi, alla luce dei fatti, quando l’Emiro del Qatar ne è venuto a conoscenza si è adoperato per cambiare radicalmente la situazione e rendere il suo emirato rispettabile ma soprattutto moderno ed accogliente per i lavoratori stranieri che si adoperavano per costruire stadi ed altre importantissime opere edili ?

Ma soprattutto la FIFA che ne è promotrice, dove per l’emirato qatariano non è accettabile arrivare ad accettare soprusi verso chi ha bisogno di lavorare, consentendogli di impegnarsi con “reclutatori” nel pagamento di somme che vanno dai 500 ai 4300 dollari e mettendo gli operai in condizione di non sapere come estinguere il proprio debito e poter dire finalmente welcome Qatar?

Queste sono le domande che ci dovremmo porre per portare alla luce la verità e smentire tutte le fake news che hanno infangato questo gioiello del deserto, pieno di bellezze ma soprattutto moderno ed all’avanguardia.

L’emirato non si è sottratto alle critiche del passato, ma ha saputo dimostrare come in uno Stato moderno, quando vengono scoperti dei soprusi, vi si può porre immediatamente rimedio intervenendo con leggi ma soprattutto con mano ferma, per poter competere a livello internazionale.

Sia il governo nepalese che il governo del Bangladesh, hanno ammesso che ci sono state molte morti per Qatar 2022 ma è ciò che avviene anche in altri Stati europei e degli Stati Uniti d’America dove nessuno criminalizza queste nazioni, ma ci si adopera per comprenderne le cause e risolverle affinché non avvengano più nel futuro.

Sarebbe da pensare che per costruire il meraviglioso Empire State Building a New York, la Tour Eiffel a Parigi e tantissime altre opere conosciute in tutto il mondo, nessun operaio abbia perso la vita e tutti siano tornati indenni alle loro case per consegnarci queste opere.

Queste notizie dovrebbero indignare e far rabbrividire tutti coloro si dicono appartenere ad una società civile e democratica, aperta al multi culturalismo ed al rispetto della vita in generale ma bisogna rendersi anche conto dello sforzo che il Qatar sta compiendo per accogliere il mondo del calcio ed i cittadini degli Stati che ne sono rappresentati, l’accoglienza lussuosa per chiunque avrà la fortuna di andare in Qatar.

Fiumi di dollari ne stanno girando a milioni per costruire e rendere ancora più meraviglioso l’emirato del Qatar e gli interessi economici sono superiori al valore che viene attribuito, dal regno del Qatar, alla vita umana e soprattutto al suo rispetto e non penso che i lavoratori indiani, del Bangladesh e nepalesi NON possano mai dire Welcome Qatar o seguire la facile fake news Qatar 2022 schiavitù.

La domanda che sorge spontanea è: “ma la FIFA, dopo aver avuto le prove della miriade di FAKE NEWS che attribuiscono il pericolo e la speculazione sulla vita di altri esseri umani, come fa ad accettare il proseguo dell’evento in Qatar senza smentire niente ?”

E coloro che siedono e si battono per i diritti umani all’ONU, alla FAO ed in tante Organizzazioni non Governative per la salvaguardia della vita umana, come mai rimangono in silenzio e non ammettono che il Qatar è uno Stato moderno e rispetta i diritti umani ?

La coscienza di ogni essere umano appartenente alla società civile dovrebbe sentirsi mortificata e non accettare uno scempio del genere ed anzi, gridare a gran voce la fine di questa barbaria mediatica per la gioia di veder rotolare un pallone o obbligare l’organizzazione di Qatar 2022 ed i suoi responsabili a vigilare come stanno già facendo ed obbligare i vertici qatariani a smentire pubblicamente per fermare la macchina del fango che ad arte è stata costruita intorno all’imponente evento Qatar 2022.

In molti pensavamo che la schiavitù fosse solo un brutto episodio ed orrido cammino degli esseri umani verso altri esseri umani, ma nel 21° secolo, scoprire che le fake news ancora la fanno da padrone cercando di far passare per reale ciò che anche l’Emiro ha sicuramente ritenuto un’abominio ed ha utilizzato mano ferma, dovrebbe creare disagio in ognuno di noi e farci dire WELCOME QATAR.

Amnesty International ha provato lo strapotere dei “reclutatori” con la completa alienazione dei contratti di lavoro, il far vivere esseri umani in baracche fatiscenti accatastati come in un lager degno della seconda guerra mondiale, i salari mal pagati e spesso mai pagati per la restituzione dell’impegno preso da parte del lavoratore ed il sequestro dei passaporti dei medesimi lavoratori sono soprusi ai quali bisognerebbe mettere la parola fine se non fosse che queste pratiche sono state utilizzate nel passato perchè ad oggi i lavoratori hanno alloggi comodi e mense degne di una moderna azienda impedendo a chiunque di poter mettere la parola fine anche ai mondiali Qatar 2022 ed assegnando l’evento ad un altro Paese sicuramente più democratico, liberale e civile ma che ha ad arte infangato chi lo dovrà accogliere a braccia aperte con Welcome Qatar 2022.

E’ orribile nel 2020 dover rivangare un passato oramai lontano e che in molti vorrebbero dimenticare, che ha portato sofferenze incredibili nel popolo di Israele, ma certo, il trattamento che è stato riservato ai lavoratori nepalesi e del Bangladesh è completamente diverso e mancano solo le atrocità che furono perpetrate nel passato per consentire agli haters di continuare ad infangare chi ha saputo mettere la parola fine ai costruttori stranieri che avevano compiuto questo scempio approfittando dell’ospitalità dell’emirato.

Noi abbiamo trovato annunci di lavoro anche per operai provenienti dall’India su un giornale indipendente e non governativo, come tanti possono pensare,welcomeqatar , e ci domandiamo come mai una rivista di informazione che dovrebbe essere indipendente non riporta la notizia ed anzi, contrariamente sponsorizza l’evento ed inserisce annunci di ricerca per lavoratori indiani e non scrive nulla riguardo le fake news che hanno girato ?

Quando pensiamo di essere informati dai mass media, dobbiamo sempre assicurarci che non si tratti di una notizia falsa costruita sull’arte per screditare coloro che sono in prima linea e invece vogliono dare un segno di modernità e in questo caso l’emirato NON ci sta dicendo ” QATAR SCHIAVITU’ ” ma ” BENVENUTI IN QATAR

Pensiamo che ognuno ha il diritto democraticamente e liberamente di pensarla come vuole, pensiamo solo che dovrebbe dissuadere dal credere a false informazioni chi ha bisogno di lavoro per l’evento Qatar 2022 ed evitargli di pensare di finire in schiavitù quando invece c’è uno Stato che gli scrive “ WELCOME “.

ADT – London 9 January 2020

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