Fondi di Investimento Internazionali

Fondi di Investimento Internazionali conosciuti anche come “i Mercati”, sono la possibilità che viene data alle aziende per sviluppare e realizzare progetti, dare la possibilità alle Start-Up di iniziare un’attività imprenditoriale con partner che gli consentiranno di mettersi in gioco nel sistema finanziario internazionale e potersi affermare con serietà e competenza

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Fondi di Investimento Internazionali sono un’entità finanziaria di nicchia tenuta nascosta dalle banche che fanno finta di non conoscerne la natura, ma che quasi sempre li utilizzano per fare affari lucrosi ed interessanti che gli consentono in un secondo momento di speculare sui mercati internazionali e le informazioni che intendiamo fornirvi, difficilmente le potrete trovare su Google o altri motori di ricerca in quanto molte aziende preferiscono tenersi qualche piccolo segreto nella propria cassaforte.

I Fondi di Investimento Internazionali hanno ognuno una propria policy specifica che adottano metricamente per valutare e finanziare le imprese e coloro che ne richiedono l’intervento a fronte di progetti imprenditoriali, professionalmente validi e remunerativi.

Spesso si è sentito che le banche americane ed arabe finanziano i progetti degli imprenditori e delle Start-Up consentendogli di realizzarli rapidamente e di affermarsi nel tessuto economico dei mercati economico-finanziari e ci si domanda come è possibile fare ciò anche in Stati dove questa possibilità non esiste.

I Fondi di Investimento Internazionali sono la possibilità per un imprenditore o per un futuro manager d’impresa, di poter finanziare e realizzare investimenti seri che gli consentiranno guadagni interessanti che sono stati valutati da team di esperti e società di brokeraggio.

Ma chi c’è dietro i Fondi di Investimento Internazionali e perché dovrebbero interessarsi a progetti di altri Stati ?

Dietro i Fondi di Investimento Internazionali ci sono i Fondi Pensionistici americani, sceicchi arabi, società petrolifere e tante altre entità potenti del mondo finanziario internazionale che stanziando somme spesso milionarie ricavano nel tempo profitti interessanti da piccoli interessi che fruttano annualmente senza tenere il denaro fermo.

La SHADOIT BUSINESS CONSULTANCY LTD rivolgendosi alla SHADOIT CONSULTANCY GROUP che è partner diretta di un importante società di brokeraggio panamense, una volta ottenuto il via libera da PRE-SCREENING, che già dice al cliente se esiste interesse per l’investimento o meno, e cioè se la società del gruppo finanziario appoggerà la richiesta del cliente, può presentare il progetto in quanto vi può essere interesse reale e concreto da parte dei Fondi di Investimento Internazionali.

Dopo il PRE-SCREENING, se l’esito è stato positivo, si passa alla DUE-DILIGENCE con i documenti già consegnati dal cliente ma, ne potrebbero sicuramente occorrere altri e al cliente verrà chiesto di firmare il contratto con il Gruppo Finanziario panamense con il quale si impegna a versare la percentuale pattuita che varia a seconda dell’importo a finanziamento ottenuto (da un 3% fino ad un 7%), dove più è elevata la cifra e più è bassa la percentuale.

Esiste la possibilità di poter verificare se la propria azienda può accedere ai Finanziamenti per le Imprese acquistando rapidamente un pacchetto studiato dai nostri professionisti.

Esistono varie policy per quanto riguarda i fondi di investimento che il cliente può accettare:

Esistono fondi che entrano in compartecipazione al 51% o più e per sempre, senza la restituzione del capitale e che lasciano la direzione dell’azienda al cliente,ovviamente verificano che l’investimento venga utilizzato come indicato dal Business Plan, praticamente ci si ritrova dentro la società un azionista pronto a finanziare eventuali ulteriori progetti, purché siano economicamente remunerativi.

Ma adesso andremo ad analizzare altre policy che solitamente sono previste dalla maggior parte dei Fondi di Investimento Internazionali.

Esistono fondi che entrano nelle società con quote o azioni che vanno da un minimo del 30% ad un massimo dell’ 80% fino a restituzione del debito ed annualmente, possono partecipare ai dividendi e quando il finanziamento è stato completamente restituito possono cedere le quote o le azioni da loro possedute con un incremento percentuale previsto contrattualmente (normalmente 1% – 1,5% annuale di rivalutazione) o rimanere con una percentuale che varia da un 15% ad un 25%.

Esistono Fondi di Investimento Internazionali che entrano nelle società con quote o azioni che vanno da un minimo del 51% ad un massimo dell’ 80% fino a restituzione del debito ed annualmente partecipano ai dividendi e quando il finanziamento è stato completamente restituito escono dalla società senza ulteriori oneri per gli altri soci se non quelli relativi alla registrazione del passaggio delle quote o azioni.

Bisogna ricordarsi che qualora i Fondi di Investimento Internazionali entrassero come socio o in compartecipazione è a tutti gli effetti di legge un socio effettivo e come tale partecipa alle decisioni ed a tutte le attività economiche che competono ad un socio compresi i dividendi e gli attivi.

Esistono dei Fondi di Investimento Internazionali che impongono un loro amministratore fino a restituzione avvenuta del debito e che come tale riceverà una regolare busta paga e tutti i benefit ai quali un amministratore ha diritto.

Una domanda sorge spontanea: come posso restituire il capitale che il fondo mi ha erogato ?

Esistono 2 opzioni relativamente al tipo di ritorno:

Pagamento rata UNICA SOLUZIONE: si pagano solo gli interessi per gli anni del finanziamento e si ritorna il capitale in un’unica soluzione nella rata finale (INTERESSE ANNUALE CHE VARIA TRA IL 1,5 – 3,0%).

Chiaramente gli interessi in tal caso maturano sull’intero capitale.

Pagamento di rate mensili, bimestrali, trimestrali, quadrimestrali, semestrali o annuali per gli anni del finanziamento e si ritornano INTERESSI ANNUALI CHE VARIANO DAL 3 – 4,5%

E’ possibile chiedere un periodo di pre-ammortamento, in alcuni casi fino a 36 mesi, ma il massimo è normalmente 24 mesi.

Alcuni Fondi di Investimento Internazionali esigono il pagamento degli interessi in tale periodo, altri lo spalmano sugli interessi a partire dal termine del periodo di pre-ammortamento.

Spesso vi sono settori commerciali a rischio dove le banche commerciali preferiscono non rischiare ma i Fondi di Investimento Internazionali non si creano troppi problemi a fronte di un buon progetto, ma quali sono in questo caso le garanzie richieste ?

Vi sono Fondi di Investimento Internazionali che possono chiedere una polizza assicurativa con una Compagnia da loro indicata, altri che chiedono il deposito di una somma di equity vincolata a garanzia del debito, altri ancora infine che chiedono uno specifico investimento da parte del cliente per far leva su questo e abbattere quindi il rischio.

Bisogna sempre ricordare che nel caso di una polizza assicurativa, la compagnia non sarà quella del vostro Stato ma quella del fondo che potrà essere o araba o statunitense e quindi a fronte del finanziamento già deliberato, sarà necessario seguire puntigliosamente quanto richiesto dal documento ricevuto ed essere pronti a pagare la somma per la polizza che al termine della restituzione del capitale comprensivo degli interessi contrattualizzati, o tale pagamento verrà scalato sull’ultima rata oppure verrà restituita per intero in quanto congelato nell’eventualità di una mancata restituzione.

Il mancato pagamento della polizza nei tempi imposti dalla commissione, comporterà l’iscrizione nella black list finanziaria internazionale, ed una possibile denuncia con richiesta danni per i fondi che sono stati comunque impegnati, oltre che il pagamento del Gruppo Finanziario a fronte di un eventuale denuncia per i danni subiti; ecco perché viene sempre richiesta la massima serietà e gli accertamenti sui richiedenti sono spesso molto serrati.

Una domanda che spesso ci si potrebbe porre è se è possibile l’estinzione anticipata del debito contratto per la realizzazione del proprio progetto imprenditoriale.

I Fondi di Investimento Internazionali non operano con le modalità bancarie e quindi considerano anche i finanziamenti come investimenti a termine per cui normalmente non è prevista una estinzione anticipata del debito e soprattutto pretendono l’esclusiva sul progetto non condividendolo con altre fonti finanziarie.

La cosa però può essere trattata di volta in volta anche in relazione al progetto e all’ammontare da restituire rimanente.

La garanzia di cessione delle quote o azioni viene sempre regolamentata contrattualmente.

I professionisti della SHADOIT CONSULTANCY GROUP ed i vertici del gruppo finanziario panamense, consigliano sempre di prevedere nello Statuto di una new company che eventuali aumenti di capitale possano essere deliberati con un consenso unanime dei soci e se la società è già costituita consigliano di apportare una modifica allo Statuto che definisca lo stesso criterio.

I nostri consulenti sono a vostra completa disposizione, se siete seriamente interessati non pensateci e contattateci.

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Malta e le tasse societarie

Malta e le tasse societarie, pur essendo uno degli Stati europei ed utilizzando la moneta unica è stata spesso falsamente considerata un paradiso fiscale al pari di Panama non pensando che quest’ultimo Stato ha una tassazione ed una gestione societaria molto simile a quella del Delaware (USA).

Malta e le tasse al 35% NON è certo uno degli Stati più convenienti se messa al confronto di altri Paesi europei maggiormente qualificati ed avanzati e con sistemi bancari aperti al tessuto societario aziendale.

Malta e le tasse societarie

Bisogna anche sfatare il mito di poter pagare “solamente” il 5% di tasse societarie a Malta, in quanto non è corretto dare questa incompleta informazione a chi desidera operare seriamente in questo Stato che tra l’altro è come un’oasi nel deserto per le sue bellezze storiche, il clima e la tranquillità che un Governo geo-politicamente stabile e democratico è riuscito a dare a chi vive in questo luogo.

La pianificazione societaria è importante per l’imprenditore che intende internazionalizzare una propria azienda, anche costituendola a Malta, ottimizzando un carico fiscale spesso pesante in altri Stati europei quale l’Italia ed ottenendo benefici riconosciuti spesso solo alle Ltd (società Limited) al pari di quelle britanniche ma con tassazione eccessiva se messa a confronto con servizi ricevuti.

La diversità del diritto societario a volte può generare preoccupazione, in quanto già l’apertura di una società in uno Stato estero è un trauma ed è quasi sempre piena di domande, le cui risposte si otterranno solo con il tempo o con l’aiuto di una società di consulenza che ci eviterà eventuali errori involontari specialmente quando avrete a che fare con avvocati ai quali dovrete sempre richiedere di esibire il tesserino di iscrizione all’ordine (ve ne sono molti che si spacciano per avvocati), medici ai quali consigliamo di richiedere sempre di esibirvi il tesserino di iscrizione all’ordine, nobili dei quali consigliamo vivamente di diffidare in quanto molto spesso falsamente accreditati grazie a notai compiacenti e non semplici da scoprire, governativi dei quali dovrete sempre verificare il loro biglietto da visita e tante altre figure con le quali il manager entrerà in contatto, perché in un mondo sociale così piccolo si nascondono moltissime più insidie e millantatori necessitando di una vostra maggiore attenzione e come diciamo sempre: “Tutto il mondo è Paese”.

Per l’imprenditore che decide di aprire una società a Malta, possiamo dire che tali entità godono del diritto societario molto simile a quello inglese, infatti questo Stato ha ereditato dalla Gran Bretagna le cose migliori, consentendo la realizzazione di business d’eccezione e statali privilegiati al confronto con altri Stati, ma rapporti bancari veramente pessimi, che fanno solo perdere tempo al manager che cerca di aprire un semplice conto corrente pur avendo tutte le carte in regola.

Nel rispetto della legalità, il manager potrà ottenere vantaggi a nuovi mercati con l’apertura della sua azienda, l’ottenimento di costi aziendali ridotti, normative semplici e comprensibili e soprattutto uno Stato fiscale molto semplificato che lo aiuterà nelle relazioni con soggetti stranieri nel momento in cui se ne dovesse presentare la necessità.

Le tasse societarie di Malta sono moderatamente elevate anche in rapporto ai servizi che vengono erogati ed alla grandezza ed offerta che lo Stato maltese è in grado di dare, attestandosi ad un 35% sull’imponibile ed un’I.V.A. locale che non supera al momento il 18%.

Ma non bisogna essere dei geni della finanza per capire che le tasse in Gran Bretagna sono agevolate al 19% e ciò dovrebbe farci comprendere che, prima di aprire una società a Malta, possiamo benissimo aprirne una in Inghilterra che diverrà a sua volta il maggior azionista, quindi, in base al Tax Refund sui proventi, una volta effettuata la ripartizione degli utili societari e pagate le roialty oltre che aver mensilmente girato la quota per i lavori svolti dalla società britannica, o per il marchio da quest’ultima detenuto e ceduto in forma di sharing contrattualizzandolo, la nostra tassazione maltese si sarà abbassata notevolmente e proprio grazie al tax refund, la società britannica potrà richiedere allo Stato maltese il 30% sulle tasse pagate sui i propri dividendi, portando la tassazione sulla propria quota al 5% sull’imponibile rimasto tolte le spese societarie.

Fermo è il punto che in Gran Bretagna le tasse sugli introiti della società dovranno essere pagate al 19% ma questa è un’altra storia ed è secondo noi, molto più interessante per un manager.

Il fatto di pagare il 5% di tasse sugli utili maturati da un socio a Malta, si applica anche quando tale soggetto non ha residenza a Malta ed infatti anch’egli avrà diritto alla restituzione del 30% ma, dovrà ottemperare al pagamento delle tasse nel proprio Stato di appartenenza sul Capital Gain ottenuto (il 26% sul dichiarato per chi è italiano); tale situazione non si potrà applicare ad un residente maltese o cittadino maltese che dovrà pagare le tasse per l’intero importo, ma anche questa è un’altra storia.

La SHADOIT CONSULTANCY GROUP, grazie alla grande esperienza e professionalità dei propri consulenti, affianca e costruisce insieme ai potenziali imprenditori a Malta, situazioni perfettamente legali atte ad ottenere risparmi sui costi senza dover ricorrere ad artifizi finanziari che potrebbero generare situazioni fiscali controverse ma utilizzando ed avvalendosi di sistemi bancari efficienti esterni allo Stato maltese dove, come già detto, esistono problematiche non indifferenti per aprire sia un conto corrente personale che un conto corrente societario, pianificando e studiando costi di gestione bassi, ottimizzando il lavoro delle imprese, mettendo a disposizione personale esperto che affianca il manager, coadiuvando l’impresa con l’enorme esperienza informatica e finanziaria, consigliando situazioni dove il costo del lavoro sia basso rispetto a quello dello Stato di provenienza.

Le soluzioni per realizzare i propri sogni esistono ma, non bisogna improvvisare ed affidarsi a consulenti di provata esperienza

I nostri consulenti sono a vostra completa disposizione, se siete seriamente interessati non pensateci e contattateci

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Malta e le tasse societarie

Inghilterra per il business

Inghilterra per il business, ecco riaffiorare tutta una serie di prospettive che richiedono sicuramente l’attenzione di chi vuol fare affari reali e soprattutto velocemente come non si è solitamente abituati

Inghilterra per il business

Bisogna innanzi tutto dire che in Inghilterra la tassazione è una delle più apprezzabili in quanto è trasparente ed ha un’aliquota fissa al 19% fino ad 1.500.000 GBP (un milione e mezzo di sterline) e già il fatto di poter pagare delle tasse adeguate al lavoro che uno svolge è il maggior vantaggio che possiamo trovare in un’Europa continuamente vessata.

Contrariamente ad altri Stati che adottano politiche fiscali molto aggressive, da stato di polizia, l’Inghilterra predilige la pace sociale e la fiducia verso i propri contribuenti che difficilmente tradiscono le aspettative di questo importante e serio Stato.

Il business scorre veloce e proprio in virtù del fatto che oggi possiamo vendere partite di occhiali e domani possiamo decidere di vendere interi bancali di patate, il profitto è al primo posto e le aziende godono di tutta una serie di innumerevoli vantaggi fiscali dettati da una vera e reale semplificazione burocratica che ne snellisce e rende veloce le possibilità offerte dai mercati internazionali.

Con il BREXIT, si sta vagliando la possibilità di abbattere ulteriormente le aliquote fiscali e si ventila l’occasione per scendere da un 19% ad un 10% grazie all’alleggerimento ottenuto con la separazione dal pesante fardello europeo rendendo primaria l’Inghilterra per il business

Molti professionisti suggeriscono, prima di registrare una società in Inghilterra, di registrarne una o alle Maldive, o nel Belize o nel Delaware per poi farle diventare azioniste di maggioranza nelle neo società che si andranno a costituire in Gran Bretagna.

Ciò non è, secondo i nostri consulenti, di primaria necessità, in quanto si possono comunque sottoscrivere contratti di agenzia con altre società e corrispondere il 95% dei profitti lasciandone un 5% in Inghilterra, sui cui importi dovremo andare a pagarne le tasse.

La differenza sostanziale consta nel fatto che il mantenere una netta separazione tra le aziende, ci potrebbe tornare utile in un prossimo futuro nel caso di problemi con la società inglese, pur potendone abbattere la già esigua tassazione.

Aprire una società in Inghilterra per il business è aver acquisito una marcia in più rispetto ai propri competitor europei e soprattutto italiani, perché innanzitutto non c’e’ il fardello del Data Protection Agency (Garante Privacy) che ci obbliga a registrazioni fantasiose, ma è necessario solamente il rispetto della net-etiquette e delle norme sul trattamento dei dati.

Non abbiamo il problema di dichiarare l’IVA in quanto non viene rilasciata la partita IVA se non raggiungiamo un’importo lordo di 83.000 Sterline ed il tempo per ottenerla varia dai 3 mesi ai 5 mesi ed a fine anno, nel caso avessimo superato tale importo, dovremo pagare solo il 10% sul reddito.

I notai ai quali siamo abituati per redigere contratti, sviluppare eventuali rapporti societari ed altro, non sono più il cardine portante delle società in quanto tutte le operazioni si possono svolgere velocemente senza la loro indispensabile presenza con un risparmio non indifferente.

Inghilterra per il business

Le società non pagano tasse fino al compimento del ventunesimo mese e si avrà il solo obbligo di tenere la contabilità in modo semplice, ordinato e veloce grazie anche ad alcune applicazioni online molto intuitive o utilizzando il pacchetto di fatturazione della SHADOIT CONSULTANCY GROUP.

La forma societaria più utilizzata in Inghilterra è la Ltd (Private Limited Company) che è l’equivalente delle Società a Responsabilità Limitata (Srl) italiane ma con la differenza che una Limited inglese gode di vantaggi inimmaginabili per un manager abituato a lavorare con società italiane, distinguendosi per snellezza, economicità nella costituzione e stesura di contratti.

In Inghilterra per il business, le Limited inglesi possono avere fino a due Director (Amministratori) ma solitamente ne viene nominato solamente uno che può anche essere unico azionista (shareholder), non vi è un limite alla somma minima da versare per la costituzione societaria (può essere dichiarato anche un capitale sociale da 1 GBP), e diversamente dalle Srl italiane, per quanto esista una separazione dai soci e amministratori rispondendo solo con il capitale sociale o percentuale di esso, difficilmente un Director viene perseguitato se la società non riesce a spiccare bene finanziariamente.

Con la realizzazione del BREXIT e l’accordo con l’Unione Europea, l’Inghilterra è riuscita ad accaparrarsi ulteriormente i benefici di cui già godeva nel passato per il libero commercio e gli scambi commerciali, avendo però mano libera per accordi bilaterali con altri Paesi senza i limiti che l’Unione Europea impone ai propri Stati membri.

Esiste comunque il problema che molti si pongono per ciò che viene definita estero vestizione, ma è anche questa una delle tante vessazioni che alcuni Stati cercano di mettere in piedi per tassare i propri cittadini e per evitarne gli effetti, si ricorre ai cosiddetti “nominee” e cioè, persone residenti in Inghilterra che prestano il proprio nominativo per farci da Director e Shareholders, rilasciandoci una deposizione fiduciaria (nel caso degli shareholders) ed una procura (nel caso dei Director) e consentendoci legalmente di pilotare la società come meglio crediamo possa essere per il business che intendiamo sviluppare, oppure costituendo prima una società nel Delaware (USA) che tra l’altro ha tassazione 0 (zero) e poi incorporando la società in Inghilterra come Ltd dove la società del Delaware (USA) è detentrice del 100% del pacchetto azionario (shareholder) ed anche se noi siamo nominati Director, non è indispensabile che percepiamo uno stipendio che dovrebbe, a rigor di logica, essere tassato nello Stato di nostra residenza e quindi potremo sfruttare l’occasione dell’Inghilterra per il business.

Inghilterra per il business

Se vorrete aprire una società offshore in Inghilterra, la SHADOIT CONSULTANCY GROUP vi metterà a disposizione tutta la sua esperienza ed assistenza dettata da importanti consulenti finanziari e società partner di rilevante esperienza ed importanza, consentendovi di raggiungere velocemente il vostro obbiettivo in tutta sicurezza ed in piena legalità e soprattutto con una burocrazia minima.

Potrete sempre contare sulla consulenza dei nostri professionisti e dei nostri partner per le vostre operazioni di business, per la ricerca di eventuali investitori in vostri progetti e per proteggere i vostri capitali ed i vostri beni grazie anche alla stretta collaborazione esistente con un’importante e soprattutto, seria società Corporation di Panama, che potrà costituire fondazioni che metteranno al riparo i vostri beni o richiederci di registrare società LLC nello Stato del Delaware (USA) per proteggere i vostri beni e capitali ottenendo documentazione perfettamente in linea con gli standard europei (documenti apostillati e notarizzati come prescrive la convenzione dell’AIA).

Potrete richiederci di agire in vostro nome (rapporto fiduciario) e potrete richiederci l’apertura di conti correnti bancari in Paesi geo politicamente stabili dove altri non potrebbero riuscire nell’impresa in quanto non siete residenti in quel Paese, ma dove noi, abbiamo stretto nel tempo rapporti d’affari e rapporti statuali di primaria importanza.

La nostra guida per il vostro business sarà un valore aggiunto che vi consentirà di fare affari velocemente ed in totale sicurezza, potendo avvalervi anche di esperti avvocati con notevole esperienza in diritto internazionale, esperti commercialisti e funzionari di primissimo livello con anni di esperienza maturata dietro le spalle in prestigiose azienInghilterra per il businessde internazionali.

I nostri consulenti sono a vostra completa disposizione, se siete seriamente interessati non pensateci e contattateci

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Inghilterra per il business

GDPR 2016/679 EU

GDPR 2016/679 EU – General Data Protection Regulation applicabile in tutti gli Stati membri, nasce per regolamentare la privacy europea in quanto i cittadini e le aziende sentono in pericolo la loro identità, i loro progetti e le loro scelte e nel tempo hanno coinvolto i propri Stati fino a raggiungere il Parlamento Europeo ed ottenere una legge che li tutelasse nei propri diritti.

GDPR - 2016/679/EU - 2016/679 EU

La SHADOIT CONSULTANCY GROUP ha da sempre ritenuto importante il criterio di privacy e si è adoperata molto velocemente nel mettere in piedi un servizio per le aziende che fosse utile al manager o al professionista per ottemperare all’obbligo di legge, ma prima bisogna che si comprenda in profondità ciò che è importante conoscere per rischi, sanzioni e modalità di trattamento ai quali bisognerà ottemperare (testo di legge europea in originale).

Iniziamo subito con il dire che non sono stati regolamentati solo i dati trattati con la forma digitale ma anche i dati di tipo cartaceo che, a prescindere dal corretto grado di conservazione per posto di archiviazione, devono essere trattati in forma anonima per chi ci osserva preservandoli dalla vista di colui che può trovarsi al di là della vostra scrivania.

L’accortezza da utilizzare per i documenti cartacei, tratta per lo più l’utilizzo di semplici cartelline recanti esclusivamente un codice alfa numerico che ne identifichi la persona o l’azienda coinvolta.

I tipi di dati che il GDPR ( 2016/679 EU) indica come rilevanti per la protezione e loro salvaguardia sono:

  • Dati di localizzazione
  • Dati anagrafici
  • Dati sensibili
  • Dati sanitari
  • Dati contenuti negli smartphone
  • Dati bancari
  • Dati contabili (dati di fatturazione etc)
  • Dati personali (religione…opinione…etc)

A prescindere dalla denuncia penale alla quale si rischia di andare incontro, c’è da tenere presente che la mancata ottemperanza alla normativa europea in parte o nel suo complesso, comporterà delle sanzioni pesanti e delle responsabilità civili e penali, oltre che l’imposizione immediata all’adempimento medesimo da parte delle forze dell’ordine preposte, nonché verifica amministrativa ed una sanzione che parte da un minimo di 3000 Euro fino ad arrivare a sanzioni più pesanti come un quarto dell’imponibile presente nel bilancio depositato, fino ad un massimo di 20.000.000 di Euro per i casi più gravi.

Nel testo legislativo, spesso si fa riferimento al DPO (Data Protection Officer) che può essere nominato dal manager dell’azienda, senza però sgravarlo dalle sue responsabilità penali e civili.

Il DPO è un supervisore indipendente che dovrà supportare il titolare ed il responsabile informatico aziendale nel garantire ed organizzare la protezione dei dati in conformità al GDPR ( 2016/679 EU), rappresentando per similitudine, un Organismo di Vigilanza.

Il DPO sarà il referente di contatto con l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali e non può essere rappresentato dal manager o professionista ma ad egli non potranno essere certamente ascritte responsabilità risarcitorie che rimangono sempre del manager, amministratore, director o professionista.

Il motivo per il quale il DPO deve essere persona esterna all’organico aziendale, è dovuto al fatto che essendo figura indipendente, non potrà subire ingerenze da parte del titolare e non subirà l’assenza di un conflitto di interesse.

DPO - GDPR - 2016/679 EU

Il DPO dovrà sempre iteragire con l’Amministratore di Sistema che è colui che opera direttamente sui sistemi aziendali o del professionista e potranno essere rappresentati da un’unica entità fisica, assicurandosi che vengano sempre improntate tutte le misure minime di sicurezza a partire dai backup, verifica e controllo dei log, le politiche di protezione (firewall, antivirus, antimaleware, antiransomware etc) vengano scrupolosamente rispettate ed esista la conservazione dei prima menzionati log di sistema a comprova dell’efficienza dei sistemi stessi e soprattutto, dovrà essere redatta opportuna documentazione che certifichi ciò che è stato fatto e non di meno dovrà effettuare eventuali comunicazioni di non conformità indirizzandole alla direzione aziendale o al professionista affinché vengano evase in tempi rapidissimi e sempre seguite da risposta scritta che certifichino i tempi stessi nel rispetto del GDPR 2016/679 EU.

Con il GDPR ( 2016/679 EU) vengono introdotte regole più chiare su informativa e consenso:

  • Definizione dei limiti al trattamento automatizzato dei dati personali
  • Basi per l’esercizio di nuovi diritti
  • Criteri per il trasferimento degli stessi al di fuori dell’Unione Europea
  • Fissate norme rigorose per i casi di violazione dei dati (data breach)

La normativa si applica a tutte le imprese situate anche al di fuori del mercato Europeo ed interessa sia le imprese/professionisti che trattano servizi, sia quelle che trattano prodotti.

In caso di Data Breach, il titolare, seguendo la normativa del GDPR 2016/679 EU, è tenuto ad informare in modo chiaro ed immediato, tutti gli interessati ed offrire indicazioni su come limitare i danni; potrà decidere comunque sia, di non informare gli interessati se riterrà che la violazione non comporti un rischio elevato per i loro diritti oppure se dimostrerà di aver adottato misure di sicurezza adeguate, oppure potrà non darne informazione qualora lo sforzo fosse sproporzionato al rischio, fermo restando che in caso di mancata informazione, se ne assumerà tutte le responsabilità civili e penali.

I nostri consulenti sono a vostra completa disposizione, se siete seriamente interessati non pensateci e contattateci.

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Aprire una società Ltd a Londra

Aprire una società Ltd a Londra con la SHADOIT CONSULTANCY GROUP offre buoni motivi che dovrebbero spingervi a delocalizzare un’impresa in un Paese a bassa tassazione

Company Ltd Londra - aprire una società a Londra

Aprire una società Ltd a Londra, comporta tutta una serie di notizie importanti e rilevanti che rendono impossibile la loro mancata argomentazione.

Questa è un’informativa un pò lunga ma, per trasparenza e serietà, riteniamo sia necessaria per chi è veramente interessato a delocalizzare o iniziare la propria attività nel Regno Unito, avendo quante più informazioni possibili che lo metteranno al corrente di ciò che lo attende.

Se hai già una piccola-media impresa, puoi avere un significativo risparmio fiscale se sposti parte del tuo business in un altro Paese; non è necessario essere un’azienda multinazionale per affacciarsi al commercio internazionale.

In molti pensano che sia complicato riuscire a risparmiare sulle tassazioni sul reddito con la convinzione di violare delle leggi ma se le cose vengono fatte nel giusto modo, non esistono violazioni per i Paesi dell’Unione Europea e delle leggi che la compongono ed aprire una società Ltd a Londra è spesso la soluzione migliore.

Se per esempio il proprietario di una azienda italiana genera un fatturato per 6 milioni di euro ed Il 70 per cento del commercio viene generato da clienti italiani ed il 30 per cento da clienti in altri Stati Europei avendo alle dipendenze circa una quarantina di dipendenti che lavorano tutti presso lo stabilimento italiano la pressione fiscale italiana essendo di circa il 56 per cento condurrà ad un profitto di non più di 400.000 Euro dalle vendite effettuate fuori confine contro un profitto ci circa 600.000 Euro, avendo spostato la parte di attività internazionale nel Regno Unito, laddove la pressione fiscale non è superiore al 21 per cento.

Ecco in termini semplicistici ed arrotondati nelle cifre, il risparmio che si può ottenere delocalizzando parte della propria attività nel Regno Unito ed aprire una società Ltd a Londra, tenendo inoltre presente che se il proprietario dello stabilimento fosse disposto a trasferirsi in Gran Bretagna, potrebbe ottenere un’ulteriore agevolazione anche sul reddito personale definito “non dom”.

Immaginiamo di stabilire all’estero un vero e proprio ufficio con dipendenti, delocalizzando l’amministrazione ed espandendo la vostra attività ottenendo un clima pro-business favorevole sia in termini di regime fiscale, sia come riconoscimento a livello mondiale in quanto le società londinesi godono di meritoria fama per serietà e competenza imprenditoriale con buone infrastrutture e di facile raggiungibilità.

SHADOIT CONSULTANCY GROUP, conoscendo le preoccupazioni ed i bisogni degli imprenditori, si occupa di aiutare i clienti internazionali ad aprire un’attività nel Regno Unito, mettendo a disposizione numerosi “pacchetti”, realizzati per il raggiungimento di soluzioni vantaggiose e proponendo le migliori soluzioni in termini di efficienza fiscale per garantire anche una soluzione per proteggere i risparmi bancari ed i beni.

L’enorme differenza nella semplificazione nel Regno Unito con gli altri Paesi europei ci permette di vedere una tassazione equa ed interessante per chi intende sviluppare il proprio business onestamente e trarne profitto non sentendosi pressato da leggi e stati di polizia fiscale, portano sicuramente un’enorme vantaggio all’imprenditore che intende investire e produrre in completa libertà preoccupandosi esclusivamente del proprio business e ci conduce ad aprire una società Ltd a Londra.

La pressante burocrazia esistente in altri Paesi europei, sta portando ad una recessione generalizzata aumentando i costi di produzione e di vendita diminuendo contemporaneamente i profitti degli imprenditori, portandoli al punto di abbandonare il proprio Paese di origine per non arrivare alla chiusura della propria attività.

I nostri consulenti sono a vostra completa disposizione, se siete seriamente interessati non pensateci e contattateci.

Company Ltd Londra - aprire una società a Londra