Aprire un conto bancario estero è un’operazione perfettamente legale sia per la legislazione italiana che per quella europea ma deve essere svolta con la massima trasparenza e sotto l’esperta guida di un consulente finanziario.

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L’ausilio di un professionista è utile per non incorrere in problematiche sempre in agguato ed essere agevolati dalle normative di legge che proteggono le operazioni economiche bancarie tra Stati.

Inutile è dire che aprire un conto bancario estero non esime dal dichiarare la propria redditualità ed i propri conti correnti esteri al fisco, ma anzi, è la possibilità per tutelare i capitali diversificandoli dalle banche dello Stato di appartenenza dove spesso, a causa di periodi storici particolari, potrebbero essere a rischio.

La decisione di aprire un conto bancario estero può essere vantaggiosa nel momento in cui si hanno timori sulla solidità del sistema finanziario del proprio Stato e può portare a scelte diverse che possano garantirci anche una maggior redditività diminuendo il rischio, come l’aprire una società all’estero che operi realmente a livello internazionale, investire una parte dei capitali in fondi di investimento, il costo delle operazioni bancarie nettamente più basse ed una maggior possibilità di investimenti esteri ricordandoci che il profitto non è un reato ma un vantaggio per chi lo realizza.

Nell’Unione Europea, tutti i cittadini di uno Stato membro hanno il diritto di aprire un conto bancario, a parte qualche eccezione come la Gran Bretagna che ha dato una forte stretta a questa pratica consentendone l’apertura solo ai cittadini residenti.

Il trasferimento delle somme deve sempre avvenire seguendo l’iter bancario in modo da consentire la massima trasparenza e tracciabilità ma soprattutto, rispettando le normative legali che tuteleranno i capitali per rispettare l’inoppugnabilità di evasione fiscale o di fondi di dubbia provenienza.

Nel momento in cui viene effettuata l’operazione di aprire un conto bancario estero, a prescindere dalla rilevanza del capitale versato, avremo comunque l’obbligo in fase di dichiarazione dei redditi, di far compilare ad un commercialista o compilare noi stessi i conti correnti esteri e nel caso di cittadini italiani, il quadro RW riquadro PF dichiarando la giacenza media dell’anno, lo Stato di appartenenza dell’agenzia bancaria ed il nome dell’Istituzione bancaria dove sono depositati i capitali, eventualmente per rendere la cosa ancora più trasparente, potremo tranquillamente dichiarare le coordinate bancarie (tanto nessuno potrà prelevare nulla) e non dovremo dimenticarci di versare la tassa di Euro 34,20 per ogni conto bancario detenuto, dovuta allo Stato Italiano se siamo cittadini residenti in Italia.

Tutte le operazioni di scelta bancaria, di eventuali investimenti e di apertura di un conto bancario estero, se realizzate da un professionista in maniera corretta, consentiranno il rispetto della massima legalità adattandosi meglio alle esigenze reali del cliente.

I funzionari della SHADOIT CONSULTANCY GROUP, possono aiutarvi nelle varie operazioni iniziando da una seria ed approfondita consulenza per essere sicuri che l’esigenza di aprire un conto bancario estero e/o eventuali investimenti, derivino effettivamente da una riflessione serena e certa che consenta un valore aggiunto all’investimento del cliente per proteggere i risparmi bancari ed i beni del cliente.

Aprire un conto bancario estero è conveniente anche per quanto riguarda l’Italia che in questo momento storico sta attraversando un periodo difficile.

Se cerchiamo su internet, troveremo anche filmati del vice premier italiano Salvini e dell’economista del suo partito Borghi, che dicono apertamente che se dovessimo abbandonare l’Euro per il ritorno alla moneta sovrana la cosa dovrebbe essere tenuta segreta fino all’ultimo istante e ciò vorrebbe dire che un venerdì gli italiani andranno a dormire con l’Euro e si risveglieranno con il conto congelato per 30 giorni e solo in seguito si renderanno conto che i propri risparmi sono stati convertiti in Lire e per di più svalutati di un quarto e cioè il valore del proprio patrimonio si ridurrebbe dal 50% al 25%, uno scenario Argentino se non Venezuelano.

Fortunatamente lo scenario apocalittico italiano molti lo possono scongiurare aprendo conti bancari regolari all’estero e spostando i propri patrimoni legalmente, attenendosi alle leggi in vigore nel proprio Stato.

L’uscita dall’Euro per un Paese fondatore come l’Italia sarebbe un’apocalisse che è stata già presa in considerazione dalla Banca Centrale Europea che nei 30 giorni, aggredirebbe i risparmi degli italiani, senza che il Governo possa fare niente se non proclami che cadrebbero nel vuoto, per riprendersi il valore del debito pubblico acquistato dall’Istituto Bancario Centrale con il quantitative easing.

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Aprire un conto bancario estero è comunque una buona prospettiva per i propri risparmi, sapendo che lo si può amministrare con l’Home Banking (internet Banking), si possono quindi fare tutti i bonifici che necessitano ed utilizzare il proprio denaro per mezzo di Debit Card (Carte di Credito Ricaricabili) avendo anche la possibilità di eventuali investimenti flash che solitamente con la burocrazia delle proprie banche viene impedita.

L’uscita dall’Euro coinvolgerebbe uno scenario disastroso per l’Italia, contrariamente a quanto accadrà alla Gran Bretagna che avendo sempre mantenuto una propria moneta GBP (Great British Pound) ed una sua Banca Centrale (Banca d’Inghilterra) che eviterà con il BREXIT la svalutazione delle abitazioni (immobili), la svalutazione in borsa delle proprie aziende ed altri disastri economici finanziari a cui altri Paesi andrebbero incontro.

Con il declassamento da parte delle agenzie di rating del debito pubblico italiano si avvicina lo spettro del default per alcuni istituti finanziari italiani di cui, ovviamente, risulta un terno al lotto indovinare chi sarà il primo ed i risparmi degli italiani sarebbero a forte rischio.

Al giorno d’oggi la sicurezza degli investimenti per un mercato finanziario sempre in fibrillazione diventa necessaria e necessario è capire come rendere sicuro e protetto il proprio patrimonio.

Contrariamente a ciò che avviene per altri Paesi anche extra U.E., l’Italia ha una scarsa cultura finanziaria ed i suoi cittadini, dopo tanti annunci avvenuti nell’ultimo ventennio ad opera dei Governi che si sono succeduti, hanno disimparato le elementari normative vigenti sia a livello internazionale, ma soprattutto vigenti nell’Unione Europea e dell’Italia stessa avendo oramai la paura di aprire un conto bancario estero e domandandosi della perfetta legalità laddove ribadiamo da sempre che è una cosa perfettamente legittima e non ci sono limiti o preclusioni se fatta alla luce del sole e soprattutto sotto l’attenta guida di un funzionario esperto in politiche bancarie ed internazionali.

Aprire un conto bancario estero è un valido strumento per sentirsi garantiti in caso di default e perdita di valore dei BTP italiani mettendo al sicuro i propri risparmi avvantaggiandosi anche di una migliore redditività, minori spese ed eventuali investimenti in valuta.

CONTI CORRENTI BANCARI OFFSHORE

Una cosa a cui spesso non si pensa, è che il costituire una società inglese ed il trasferire i propri averi come fondo societario è un’operazione perfettamente lecita ed anzi, lo si può considerare un’ottimo investimento in periodi in cui i fondi personali possono essere aggrediti o da crisi finanziarie o da eventuali pignoramenti o da strane tassazioni o fallimenti bancari che potrebbero portare al dissesto finanziario e, la diversificazione su diversi Istituti Finanziari che aprono il conto corrente bancario estero ad una società, sono cosa normale e perfettamente legale, dividendo i fondi in banche poste in diversi Stati in modo da avere il massimo della tranquillità.

E’ normale che possano avvenire possibili controlli, ma nel tal caso, basta aver conservato con cura tutta la documentazione che consenta di dimostrare la liceità delle varie operazioni svolte in tutta regolarità e trasparenza e nessuno potrà trovare da obiettare nulla.

 

Per chi invece vuole operare personalmente non importandosi di costituire società, siamo sempre a ricordare l’evasione dell’IVAFE e cioè l’imposta patrimoniale da pagare per le attività finanziarie detenute in Paesi esteri con la semplice dichiarazione e pagamento fisso pari ad oggi, a € 34,20 che costituisce una somma accettabilissima per chiunque e che mette al riparo da eventuali ritorsioni fiscali.

Aprire un conto corrente estero serve a mettersi al sicuro da un rischio bancario del proprio Paese e non a trasferire illegalmente i propri soldi o generare fondi neri, non bisogna mai farsi incantare da fantastiche promesse che nessuno potrà mai mantenere, lo scopo di un conto bancario estero deve essere solo per investimento e protezione del proprio patrimonio.

Tutta l’operatività bancaria viene effettuata con l’Internet Banking o meglio, quello che molti conoscono come Home-Banking, con una carta di debito (carta di credito ricaricabile) con costi che sono di gran lunga inferiori a quelli praticati solitamente nelle banche del proprio Paese e con la semplicità di gestione di un comune conto bancario, oltre che spesso, poterlo amministrare dal proprio cellulare.

Purtroppo in questo periodo di economia al ribasso, un creditore potrebbe voler pignorare il saldo attivo di un debitore e potrebbe farlo anche nel caso in cui il debitore abbia un conto bancario estero, ma nulla toglie al debitore di investire nei fondi di una società offshore o estero-europea o investire in una società LLC americana rendendo di fatto inattaccabile il patrimonio, tanto più che i conti correnti extra U.E. rendono l’operazione di recupero quasi impossibile.

La SHADOIT CONSULTANCY GROUP conta sull’elevata professionalità dei propri consulenti e sull’appoggio di società partner finanziarie di provata, lunghissima e privilegiata esperienza, che potranno aiutarvi nel risolvere i vostri problemi, basterà solo CONTATTARCI

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